Nel torneo di Rotterdam si è appena conclusa l’avventura di Mattia Bellucci, giovane tennista italiano originario di Busto Arsizio, che è riuscito a farsi notare a livello internazionale nonostante la sconfitta in semifinale per mano di Alex De Minaur, il numero 8 del ranking mondiale. Il trionfatore dell’incontro non è caduto nel tranello in cui erano incappati Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas. Il giocatore australiano ha saputo resistere alla tentazione del gioco entusiasmante e a tratti nostalgico di Bellucci, fatto di tocchi e variazioni che ricordano un tennis d’altri tempi, rivelandosi un avversario troppo insidioso e solido.
Mattia Bellucci ha comunque dimostrato il suo valore nel corso del torneo, superando campioni come Medvedev e Tsitsipas che si trovavano in un periodo di scarsa forma. Malgrado la sconfitta per 6-1, 6-2 contro De Minaur, il giocatore italiano ha lasciato il segno, mettendo in mostra il suo talento con un servizio mancino e un gioco spregiudicato che non hanno creato però particolari difficoltà al più esperto avversario australiano. De Minaur ha così bissato l’accesso alla finale di Rotterdam per il secondo anno consecutivo, dove incontrerà Carlos Alcaraz, il quale ha superato Hubert Hurkacz in un match combattuto.
Mattia Bellucci, soprannominato “Mogwli” dal suo allenatore Fabio Chiappini per il suo stile di gioco un po’ surreale e fuori dal comune, si è comunque guadagnato un posto tra i migliori 70 del ranking mondiale. Il giovane tennista, conosciuto per la sua passione per le sneaker, le bandane ispirate ad Agassi e le maglie vintage di grandi campioni del passato, ha dimostrato di sapere come divertirsi sul campo, facendo del piacere del gioco la sua arma vincente.
L’esperienza accumulata in questo importante torneo rappresenta un significativo passo avanti per lui, il cui futuro appare promettente. Dovrà però imparare a gestire le emozioni e le aspettative, a sfuggire ai paragoni con Jannik Sinner, altro giovane talento del tennis italiano, e a disciplinare il suo gioco creativo per evitare di incorrere nel disordine.
Nel frattempo, dalla Romania giunge la notizia che Lucia Bronzetti ha raggiunto la finale del torneo Wta di Cluj-Napoca, approfittando del ritiro per infortunio della ceca Katerina Siniakova. La sua vittoria apre un altro capitolo nel tennis femminile italiano, a conferma delle nuove promesse che stanno emergendo su entrambi i fronti del tennis italiano.
In sintesi, nonostante la sconfitta contro De Minaur, il cammino di Mattia Bellucci a Rotterdam dimostra che sta percorrendo la strada giusta, un percorso da seguire senza pressioni e con fiducia nel proprio gioco e nella propria crescita. Con le giuste accortezze, è destinato a diventare uno dei protagonisti del tennis nei prossimi anni.