Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha deciso di sospendere temporaneamente l’entrata in vigore del decreto del Ministero della Salute riguardante il nuovo Nomenclatore delle prestazioni ambulatoriali. Questo decreto aggiornava i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che non venivano rivisti dal 2017, e doveva essere operativo a partire dal 30 dicembre. Tuttavia, a seguito di un ricorso presentato dalle associazioni di categoria, l’adozione del decreto è stata rinviata al 28 gennaio, data in cui si terrà la discussione collegiale.

Le associazioni di categoria, rappresentanti dei laboratori e delle cliniche private accreditate, si sono opposte al decreto, sostenendo che non vi fosse urgenza nella sua adozione, dato che i precedenti nomenclatori non venivano aggiornati da oltre due decenni. La preoccupazione principale era legata al fatto che le nuove tariffe avrebbero potuto compromettere la gestione delle liste d’attesa. Le cliniche e gli ambulatori privati accreditati svolgono infatti un ruolo fondamentale nel supportare le strutture sanitarie pubbliche, spesso in difficoltà nel gestire elevati volumi di pazienti.

Esultanza è stata espressa dall’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità privata accreditata (Uap), con la presidente Maria Stella Giorlandino che ha sottolineato i potenziali danni per gli ospedali pubblici, specialmente quelli in piano di rientro. Secondo Giorlandino, il nuovo listino avrebbe potuto compromettere gravemente la qualità delle prestazioni e delle diagnosi cliniche, con conseguenti ritardi e riduzioni nei rimborsi fino al 70% per entrambe le categorie, pubblica e privata.

Le preoccupazioni riguardano non solo le perdite finanziarie che le strutture sanitarie italiane avrebbero potuto subire, particolarmente quelle del centro-sud, ma anche il rischio di aumentare ulteriormente i tempi di attesa per le cure. L’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, aveva già evidenziato questi rischi nella sua comunicazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *