Un Boeing 737 Max di Ryanair ha vissuto una vicenda singolare il 5 gennaio scorso. L’aereo, partito da Gran Canaria, è stato costretto a cambiare rotta e atterrare ad Hannover, in Germania, a causa del severo coprifuoco notturno dell’aeroporto di Berlino. Sebbene il velivolo fosse a pochi minuti dall’atterraggio nella capitale tedesca, i controllori di volo, fedeli al regolamento rigido che vieta atterraggi tra mezzanotte e le cinque del mattino, hanno negato l’accesso alla pista.

La vicenda ha coinvolto il volo FR2501 della compagnia low cost irlandese, che avrebbe dovuto decollare dall’isola spagnola alle 16.50 (ora locale) e giungere a Berlino alle 22.50. Tuttavia, il ritardo accumulato all’origine, dovuto a motivi pregressi, ha provocato uno slittamento della partenza alle 18.40. Nonostante l’equipaggio abbia cercato di recuperare il tempo perduto, il Boeing ha raggiunto lo scalo berlinese appena un minuto dopo la mezzanotte, trovando porte chiuse.

Questo episodio non è isolato: già a luglio, un aereo della Eurowings proveniente da Alicante aveva vissuto una situazione simile, venendo anch’esso dirottato su Hannover per un ritardo di soli dieci secondi. Le regole di Berlino sono chiare e non accettano eccezioni: i voli di linea sono sospesi fra le 24 e le 5, con restrizioni anche nelle ore precedenti e successive.

I piloti del Boeing Ryanair avevano cercato una deroga, considerato il numero di persone a bordo e l’ora tarda, ma le norme tedesche non hanno fatto sconti. Il coprifuoco a Berlino, un esempio di disciplina aeroportuale rigorosa, si è così confermato una barriere invalicabile, costringendo i passeggeri a proseguire il viaggio via terra una volta atterrati ad Hannover alle 00.40 locali.

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