Belle macchine, belle donne, vestiti, feste, alcol … I colori, i suoni, i sogni, le regioni più estreme del nostro stile di vita. Tutto questo è messo in discussione, minacciato, da chi lo sente forte e non lo capisce.
Alcuni animali dall’udito molto sensibile: cani, gatti ecc quando sentono delle esplosioni, come i botti di capodanno, hanno delle reazioni scomposte. Così altri popoli, altre culture, potrebbero non comprenderci, di conseguenza avere reazioni scorrette di fronte ai nostri botti. Quando si parla di integrazione, sarebbe sbagliato sottovalutare o non considerare affatto questo aspetto.
Per primi noi occidentali riusciamo a capire come viviamo, come comunichiamo? La nostra comunicazione sta diventando sempre più virtuale, viene praticata ad alto livello, in superficie, sempre meno ad un livello più profondo. Alcuni canoni, un tempo considerati normali, stanno diventando straordinari, a volte vengono addirittura criminalizzati. Persino la sessualità, forse la forma di comunicazione più profonda, viene praticata sempre meno, come dimostrano recenti statistiche sulla quantità di coppie che ricorrono ai sessuologi.
Il femminismo, alcune teorie della psicologia, hanno creato delle barriere protettive per le donne, questo è sicuramente un bene. L’abuso però può portare a degli squilibri, in cui l’uomo non trova più strumenti per sfogare in modo sano le proprie pulsioni istintive; sempre più spesso, di conseguenza, queste trovano espressioni violente.
L’incanalare le relazioni sociali, sia in ambito affettivo che professionale, in abitudini, prassi, gerarchie, strutture prefabbricate, stereotipate, può aiutare le persone ad essere in grado di agire quando non si sa cosa fare, porta grandi vantaggi alla collettività; non basta però, l’uso improprio spinge gli individui verso comportamenti automatici, non più capaci di reagire di fronte all’imprevisto, lo straordinario, l’eccezione.
E in fondo chi di noi non ha mai abbaiato di fronte ai botti …
Se c’è una cosa che la nostra società non può permettersi è perdere identità tra queste bellezze senza di esse, cosa rimarrebbe di noi? Gli altri dovrebbero imparare a goderne, non a temerle.