Con l’avvicinarsi del nuovo anno, le città italiane si preparano a dare il benvenuto al 2024 con una serie di festeggiamenti nelle principali piazze. Tuttavia, per garantire la sicurezza pubblica e ridurre situazioni di rischio, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha emanato una direttiva ai prefetti. Questa prevede l’adozione di ordinanze per istituire “zone rosse”, ovvero aree urbane in cui è vietata la presenza di individui con precedenti penali o considerati pericolosi, consentendo così il loro allontanamento. L’idea si basa sul successo già ottenuto a Firenze e Bologna, dove negli ultimi tre mesi sono stati allontanati 105 individui su 14mila controllati.
Milano è una delle prime città ad applicare queste misure, definendo come “off limits” fino al 31 marzo le zone intorno alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo, nonché le aree di piazza del Duomo, la Darsena e i Navigli. I soggetti interessati dalle ordinanze sono coloro che hanno ricevuto segnalazioni per reati legati a droga, violenze, furti, vandalismo o detenzione abusiva di armi. A Bologna, il tradizionale evento del rogo del Vecchione avrà un accesso contingentato, limitando l’afflusso a 9mila persone con l’utilizzo di un sistema di coupon. Ogni persona in piazza riceverà un biglietto da riconsegnare in uscita.
L’adozione delle “zone rosse” fa parte di una strategia più ampia tesa a garantire la fruibilità sicura degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Particolarmente efficaci in aree con fenomeni di criminalità diffusa e degrado, queste misure si applicano in stazioni ferroviarie, luoghi della “movida” e piazze note per episodi di microcriminalità e violenza. In vista delle celebrazioni di Capodanno, questa iniziativa rappresenta un utile strumento per intensificare i controlli nei punti di maggiore affluenza.
Parallelamente, molte amministrazioni comunali affrontano l’annuale emergenza legata all’utilizzo dei petardi e fuochi d’artificio. A Milano, è stato riproposto l’invito a evitare botti inquinanti, mentre a Roma sono previste multe fino a 500 euro per chi non rispetta l’ordinanza di divieto, valida fino all’Epifania. Firenze ha adottato restrizioni analoghe, con sanzioni e sequestro del materiale per i trasgressori.
Genova, Benevento, Salerno, Reggio Calabria e Livorno si uniscono a questa linea con divieti specifici, mentre città come Napoli adottano restrizioni sulle bevande in vetro. Firenze, Trieste e Bolzano prevedono alternative ai petardi, mantenendo più alta la vigilanza. In molti casi, come a Torino e Venezia, tali divieti sono ormai regole permanenti.
La notte di San Silvestro si annuncia dunque più controllata e attenta rispetto al passato, con l’obiettivo di garantire a tutti una serena celebrazione, minimizzando i rischi e proteggendo al contempo gli animali da rumori molesti. Le misure messe in campo testimoniano l’impegno delle autorità per una maggiore sicurezza collettiva durante queste importanti festività.