Nel reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi, una forte tensione è emersa tra i tecnici, sfociando in una richiesta di trasferimento collettivo da parte di sette dei nove tecnici in servizio. Il motivo principale di questo esodo richiesto è l’incompatibilità ambientale con la coordinatrice Isabella Greco, la quale era stata sospesa per sei mesi nel 2023 dopo la diffusione di fotografie che la ritraevano mentre, sorridente, ricuciva i cadaveri post-autopsia. Queste immagini, condivise sui social media, avevano suscitato un caso mediatico di ampia risonanza.
Nonostante questo episodio controverso, nel 2023 la coordinatrice è stata valutata con il massimo punteggio nelle prestazioni lavorative, suscitando perplessità tra i colleghi. La valutazione positiva, che comprendeva sia la performance individuale che quella organizzativa, ha sorpreso molti, soprattutto perché il caso delle foto macabre era emerso nello stesso anno. In primavera, le schede di valutazione che attestavano i brillanti risultati della Greco hanno ulteriormente irritato i tecnici, già abbastanza provati dalle tensioni preesistenti e dalla sospensione della loro coordinatrice.
Questa richiesta di trasferimento è stata indirizzata alla direzione generale dell’Asl e al responsabile delle professioni sanitarie, accompagnata dall’espressione di profonda tristezza e frustrazione da parte del personale. Anche i medici del reparto avevano in precedenza segnalato problemi di incompatibilità, portando prima alla sospensione della coordinatrice e, successivamente, al suo ritorno in un contesto di lavoro ancora più teso.
Il clima di stress non è certamente favorevole per un reparto come quello di Anatomia patologica, dove l’attività principale consiste nell’analizzare tessuti microscopia e macroscopicamente per formulare diagnosi di malattie. È essenziale che questo delicato compito sia svolto in un ambiente sereno e privo di conflitti interpersonali.