Le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti hanno registrato un incremento del 4,5% nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato conferma un trend positivo nonostante le tensioni commerciali tra le due nazioni. Anche le borse asiatiche hanno aperto in rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong che ha superato i 21.000 punti con un incremento del 2,15%, mentre gli indici di Shanghai e Shenzhen hanno mostrato aumenti rispettivamente dello 0,42% e dell’1,23%.
Nel contesto delle tensioni commerciali, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato che nuovi dazi sui semiconduttori verranno annunciati la settimana prossima, sottolineando che queste misure seguiranno quelle già imposte su acciaio, alluminio e automobili. Xi Jinping, presidente della Cina, ha sottolineato che il protezionismo commerciale «non porta da nessuna parte» e ha fatto appello per preservare un sistema commerciale multilaterale e un ambiente internazionale aperto e cooperativo.
Nel frattempo, la Borsa di Tokyo ha mostrato un trend positivo con l’indice Nikkei in crescita del 2% in apertura, rispecchiando il clima di fiducia nelle piazze finanziarie globali. Mentre l’Unione Europea valuta la situazione, gli esperti ritengono improbabile un’alleanza tra Europa e Cina contro gli Usa, malgrado gli sforzi diplomatici di Xi Jinping.
Dal fronte italiano, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato l’importanza di evitare squilibri commerciali che potrebbero avere effetti devastanti, nel contesto di una revisione delle regole globali del commercio. Il suo intervento riflette le preoccupazioni europee e l’urgenza di una sintesi e compromessi tra le grandi potenze economiche.
Infine, il miliardario Ray Dalio, fondatore di Bridgewater, ha lanciato un avvertimento sul rischio crescente di una recessione, segnalando che la situazione economica e geopolitica potrebbe aggravarsi se non verrà gestita con attenzione. Sul versante statunitense, Trump ha ribadito la sua linea dura sui dazi, affermando che nessuna nazione sarà esente, con particolare attenzione alla Cina, che ha accusato di trattare gli Stati Uniti ingiustamente.
In sintesi, le dinamiche commerciali tra Stati Uniti e Cina, i movimenti delle borse asiatiche, e le discussioni politiche ed economiche a livello globale, continuano a influenzare in modo significativo l’ambiente economico e strategico internazionale.