Presso il Caffè dei Papi, situato tra i Musei Vaticani e piazza San Pietro, l’arcivescovo Anselmo Guido Pecorari, ormai in pensione, si è concesso una pausa con un panino e una birra dopo la messa dei novendiali. Parlando delle serate trascorse in compagnia del cardinale Mario Zenari, ha sottolineato quanto sia preferibile discutere in tranquillità in un ristorante piuttosto che nei sacri corridoi di Santa Marta, lontani da orecchie curiose.

Man mano che il Conclave si avvicina, Roma diventa il polo d’attrazione per i cardinali, intenti non solo in preghiere ma anche in dialoghi informali che contribuiscono a delineare il profilo del successore di Papa Francesco. I pasti nei ristoranti, lontani dagli sguardi indiscreti, diventano momenti preziosi per tali discussioni.

Santa Marta, il luogo di soggiorno dei cardinali durante il Conclave, funziona come un vero e proprio albergo, e in ciò consiste una certa attenzione necessaria nel gestire le spese personali. Pecorari racconta, divertito, l’episodio di un cardinale ignaro dei costi delle consumazioni in camera.

Le giornate dei cardinali sono scandite da incontri rigidi: dalle Congregazioni generali alle messe dei novendiali a San Pietro. Tuttavia, cercano anche momenti di svago. Il cardinale Abril y Castelló, ad esempio, si diletta con il tennis, mentre il cardinale Spengler si concede una pausa giocando a carte, anche se questa volta dovrà accontentarsi dei confratelli a Santa Marta.

Il folclore delle uscite serali racconta di cardinali che, per evitare di essere riconosciuti e “tassati” con prezzi elevati, ripongono discretamente l’abito rosso. Incappano però in situazioni curiose, come una recente benedizione improvvisata davanti a un locale dove si erano recati soltanto per un gelato.

Pecorari accenna al clima dell’attesa, sottolineando che le stanze a Santa Marta vengono assegnate per sorteggio, per evitare lamentele. Mentre si diffonde il fermento, anche la “campagna elettorale” entra nel vivo, nella ricerca di un’intesa per l’elezione del nuovo pontefice, mentre la voce corre veloce su papabili e trattative.

Quando parla dell’arcivescovo Tagle, Pecorari riferisce del suo timore per un video in cui appare intonando la celebre “Imagine” di John Lennon, diventato recentemente virale. Questo crea qualche imbarazzo e potrebbe spiegare la sua evitata esposizione pubblica.

Insomma, nonostante il clima solenne e rispettoso dei giorni che precedono il Conclave, restano spazi per racconti popolari e umani che mettono in luce l’aspetto più informale e spesso dimenticato dei protagonisti della Chiesa.

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