Gli studenti di diverse scuole italiane hanno partecipato ai laboratori organizzati dall’Associazione Mirmica nel contesto della quinta edizione di CampBus. Questi laboratori hanno fornito un’opportunità unica per esplorare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e il nostro rapporto con essa, attraverso la creazione di cortometraggi video. Ciascun istituto ha sviluppato progetti basati su un tema specifico, esplorando diverse prospettive sull’AI e il suo impatto sulla vita quotidiana e il futuro lavorativo delle nuove generazioni.
L’Istituto Natta di Milano ha lavorato sul tema «Libertà vigilata» creando il cortometraggio «PapAI». La storia segue Chiara, che dopo un lutto familiare, esplora una nuova forma di connessione emotiva con un avatar creato attraverso l’intelligenza artificiale. Il video invita a riflettere su quanto sia possibile condividere emozioni autentiche con agenti umani e artificiali, sollevando interrogativi sulla cura reciproca.
Il Liceo Labriola di Roma, con il tema «Genesi», ha prodotto il cortometraggio «Back Up», dove Amanda, la prima AI autocosciente, racconta la sua nostalgia per gli esseri umani, suoi creatori. Questo lavoro offre una visione unica della relazione tra umani e intelligenze artificiali, vedendola attraverso gli occhi di una macchina che osserva la nostra specie con uno sguardo quasi alieno.
Dal Liceo Panetti Pitagora di Bari è nato il cortometraggio «Just One Bullet», ispirato al tema «Le regole del gioco». Il video esplora le potenziali derive di un’app di gioco d’azzardo sviluppata con AI, che rapidamente diventa virale in una scuola. La narrazione mette in luce i rischi di manipolazione attraverso la tecnologia, con studenti che cercano di opporsi alla trasformazione dell’uomo in un automa privo di libere scelte.
Infine, il Liceo D’Oria di Genova ha presentato «Ciak Gpt», un video basato sul tema «L’altro futuro». Questo cortometraggio è ambientato in una discussione tra le statue di Mazzini e D’Oria, che sono animate per dialogare sulle sfide e le speranze che l’intelligenza artificiale comporta per le generazioni future. Attraverso una serie di scenette, il lavoro riflette sull’amicizia, il rimpiazzo umano e le dinamiche lavorative con personali digitali.
Questi cortometraggi offrono una panoramica variegata sulle opinioni e le paure legate all’intelligenza artificiale, portando a una riflessione collettiva e transgenerazionale.