L’analisi del Wall Street Journal getta luce su un passato che la Svizzera sembrava aver archiviato: i rapporti tra la banca Credit Suisse e il regime nazista. Negli anni ’90, le due banche principali svizzere furono obbligate a risarcire con oltre un miliardo di dollari le vittime dell’Olocausto, a seguito di inchieste che avevano rivelato scomode verità sui loro legami con il Terzo Reich. Tuttavia, nuovi documenti ritrovati negli archivi bancari suggeriscono che quei risarcimenti avrebbero potuto rappresentare un vero e proprio “whitewash”, termine utilizzato dal Wall Street Journal.

Una recente scoperta ha portato alla luce una lista denominata “American blacklist”, contenente nomi e conti correnti di individui che avevano collaborato con il nazismo o commerciavano con i paesi dell’Asse. Tra questi, è emerso un conto collegato alla Waffen-SS, l’unità paramilitare tedesca coinvolta in numerosi crimini di guerra. Queste rivelazioni provengono dalle indagini di investigatori indipendenti che stanno esaminando il ruolo di Credit Suisse durante la Seconda guerra mondiale.

Nonostante nel 2021 Credit Suisse avesse nominato Neil Barofsky come difensore civico per esaminare questi legami, egli fu successivamente rimosso dal suo incarico. La Commissione Bilancio del Senato degli Stati Uniti ha evidenziato che Barofsky sarebbe stato sollecitato a limitare la portata delle sue indagini. Tuttavia, nel 2023, a seguito dell’acquisizione del Credit Suisse da parte di Ubs, Barofsky è stato reintegrato, e la sua analisi ha portato a nuove accuse nei confronti della banca.

L’accusa del Senato statunitense si basa su decine di migliaia di documenti ottenuti grazie all’indagine della Commissione, che rivelano la presenza di conti associati ai nazisti fino a quel momento sconosciuti o parzialmente noti. Questo corpo di prove suggerisce che la banca non ha pienamente collaborato nelle inchieste precedenti.

Ubs ha affermato di voler collaborare completamente all’indagine, impegnandosi a contribuire a un censimento dettagliato degli ex conti associati ai nazisti e fornendo tutto il supporto necessario a Barofsky per far emergere ulteriormente questa sezione oscura della storia. L’importanza di far luce su questi eventi rimane cruciale per una chiara comprensione e riconciliazione del passato.

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