Basterebbero dieci anni, con un governo abbastanza onesto, senza illudersi di trovare chissà cosa in qualche altra parte nel mondo, con una cittadinanza che prende coscienza di se. Che inizia a lavorare per il proprio futuro.
Basterebbero dieci anni per un qualsiasi paese africano, per trovare la propria dimensione. Per non dipendere più da altri. Per non far morire più nessuno di fame.
E invece si continua a raccontare la favola del paese dei balocchi. Un occidente ricco capace di accogliere tutti. Svuotando interi paesi delle persone che potrebbero lavorare per il loro futuro e quello del continente africano. Creando economie sempre più dipendenti dall’esterno. Persone che non fanno altro che pensare ad emigrare, lasciando sempre meno spazio alla possibilità di lavorare nel proprio paese. Deserti. Schiavi del terzo millennio.
Chi spinge i governi a spendere tanti soldi per il soccorso in mare, e per una accoglienza finta, che si limita al panino e alla pacca sulle spalle. Quando basterebbero metà di queste risorse per risollevare le sorti di intere nazioni africane. Si faccia un esame di coscienza, e inizi a pensare fuori dagli schemi della sinistra dei salotti, chiedendosi: ma non sarà che sono proprio io il responsabile di questi morti in mare?