La commemorazione di Pino Daniele su “Domenica In” è stata messa in stand-by a causa di tensioni familiari che coinvolgono l’ex moglie Fabiola Sciabbarrasi e l’ultima compagna Amanda Bonini. L’omaggio previsto per il celebre musicista è stato bloccato sabato, nonostante fosse già stato programmato il viaggio di Amanda Bonini da Viterbo a Roma e rilasciato un comunicato stampa che ne annunciava la partecipazione. Tuttavia, divergenze irrisolte tra le due donne hanno portato a una telefonata della Sciabbarrasi a Mara Venier, conduttrice di “Domenica In”. Secondo quanto riferito, il tono della chiamata è stato particolarmente severo, e Fabiola avrebbe persino minacciato azioni legali per evitare che Bonini apparisse in trasmissione.
L’origine di questa conflittualità risale a oltre un decennio fa, quando Pino Daniele scelse di lasciare Fabiola per Amanda, scatenando una serie di accuse reciproche. Tra queste, l’accusa mossa dalla Sciabbarrasi a Bonini di non aver adeguatamente assistito Daniele durante il malore che portò alla sua morte nel gennaio 2015. Alla luce di tale situazione, Mara Venier ha deciso di annullare la partecipazione di Amanda Bonini e posticipare l’omaggio per evitare che la situazione degenerasse.
Il tributo al musicista sarà ora spostato al 5 gennaio, una data che coincide con il decimo anniversario della sua scomparsa. Sarà presente solamente Pietro Perone, giornalista del Mattino e autore di un libro su Pino Daniele, a meno che anch’egli non decida di rinunciare di fronte a queste complicazioni familiari. Perone aveva già affrontato questi delicati argomenti nel suo scritto, raccontando le ultime ore di Daniele attraverso la prospettiva di Amanda Bonini. L’autrice aveva sottolineato che la decisione di recarsi a Roma, anziché a un ospedale più vicino, era stata presa dal cantante stesso, convinto che soltanto il suo cardiologo di fiducia potesse comprendere la gravità della sua condizione.
Questa scelta rallentò il soccorso di un’ora e mezza, portando inizialmente a un’inchiesta, poi archiviata, poiché le indagini conclusero che un ricovero anticipato non avrebbe cambiato l’esito fatale. Di fronte a tale complessità, Venier ha optato per non farsi coinvolgere ulteriormente, scegliendo di rimandare il ricordo del musicista a una data più simbolica, e restando lontana da conflitti troppo personali e delicati.