Il Gran Premio della Cina ha riservato una grande delusione per la Ferrari, con un doppio ritiro senza precedenti che ha coinvolto Charles Leclerc e Lewis Hamilton, che concludono la gara fuori dai primi posti. La prestazione già poco brillante delle vetture sul circuito di Shanghai si è aggravata dopo l’arrivo, con l’esclusione dalla classifica ufficiale. I controlli della Fia hanno riscontrato irregolarità nelle vetture: quella di Leclerc risultava sottopeso, mentre quella di Hamilton aveva un consumo eccessivo del fondo.

Le verifiche tecniche della Fia hanno portato all’apertura di due indagini separate che hanno coinvolto anche Pierre Gasly dell’Alpine, squalificato anch’egli per il mancato rispetto del peso minimo. L’auto di Leclerc presentava un peso di 799 Kg, un chilogrammo al di sotto del minimo permesso, il che ha portato la Scuderia ad ammettere un errore di calcolo, senza intenzione di ricorrere in appello. Anche per Hamilton la violazione è stata punita in modo severo, a causa di un’inadeguatezza nell’altezza del plank sotto la vettura, aspetto cruciale nella gestione della nuova generazione di Formula 1 a effetto suolo.

La Ferrari ha riconosciuto le proprie responsabilità sia per l’infrazoine connessa al peso della macchina di Leclerc sia per il problema riguardante il fondo della vettura di Hamilton. Inoltre, è stato sottolineato che eventuali errori sono stati commessi in buona fede, senza l’intenzione di ottenere un vantaggio sleale. Entrambe le situazioni rimandano a un precedente sfortunato al Gran Premio di Austin del 2023, quando simili problematiche portarono a una revisione del parco chiuso. Tuttavia, è chiaro che le lezioni del passato non hanno impedito una nuova debacle in Cina.

La spiegazione fornita dalla Ferrari riguardo alla squalifica di Leclerc appare simile a un’episodio avvenuto a Spa, dove il consumo eccessivo degli pneumatici aveva influenzato il peso dell’auto. Nonostante ciò, il circuito di Shanghai era considerato meno impegnativo per le gomme. D’altra parte, l’errore tecnico riguardante Hamilton è stato attribuito a una sottostima del consumo della tavoletta protettiva.

Di fronte a questa situazione, il team ha espresso l’intenzione di imparare dai propri sbagli per evitare future penalità che compromettono classifiche e risultati. La vicenda rappresenta un monito su quanto sia cruciale l’attenzione ai dettagli tecnici e alla conformità normativa, soprattutto in un contesto competitivo come quello della Formula 1.

3 pensiero su “Ferrari e disastri al Gp di Cina: Leclerc e Hamilton squalificati per irregolarità tecniche”
  1. La FIA dovrebbe essere più comprensiva, un piccolo errore di calcolo non merita una punizione così severa, soprattutto quando non c’era intenzione di barare.

  2. Ma dai, pure stavolta sti bolognes han combinato un gran casino! Va a finir che dobbiamo tifare per la Red Bull ormai…

  3. Mamma mia, che disastro! Non posso credere che la Ferrari abbia fatto un errore simile. Speriamo che imparino dai loro sbagli e tornino più forti al prossimo Gran Premio.

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