ExpoExpo

Questa grande esposizione mondiale sulle storie di: terra, cibo, energia e acqua, per l’Italia e per il mondo, è stata una medicina efficace o un semplice pagliativo? E’ rimasta, nella memoria collettiva, una traccia culturale indelebile? E’ servito solo per arricchire ancora di più i ricchi a danno dei poveri? Tutto questo lo sapremo col passare del tempo.
Da una prima impressione di resa dei conti L’Expo è stata una grande occasione soprattutto economica, un affare commerciale, per le multinazionali in tutte le sue fattispecie compreso il turismo e non una opportunità di scambio di culture per sconfiggere la fame nel mondo.

Un dato parzialmente positivo è quello di aver fatto lavorare dei giovani, solo per un tempo limitato, bisognosi di occupazioni strutturate e non temporanee.

Un altro dato importante rilevato e quello che alcuni padiglioni, facilmente smontabili a moduli sono stati riciclati dai paesi d’origine, esempio di lotta contro gli sprechi, liberando cosi i terreni che possono essere riciclati in agricoltura.
Non bisogna negare che è stato portato al Paese un ottimo risultato, solo economico, ma non c’è da esportarlo come modello. C’è da domandarsi che fine faranno i proventi ricavati da l’Expo?
Mentre era in svolgimento l’Expo e Messina era sott’acqua con continue frane che hanno provocato la rottura di grandi tubazioni di approvvigionamento di acqua potabile dalle fonti del potere si pensava alla costruzione del Ponte sullo Stretto coprendo le priorità assolute.
Un paese di connotazione solo affaristico perde la funzione sociale della res-pubblica
pensando solo ad arricchirsi di materia e non di spirito e tutti i valori identificativi si perdono nella notte dei tempi.

6 pensiero su “Flash sull’Expo”
  1. L’Expo mi ha aperto gli occhi su tante culture, ma devo ammettere che è stato più un evento di business che altro. Speravo in qualcosa di più significativo.

    1. Capisco il tuo punto di vista. È vero che l’Expo spesso mette in risalto il business e le opportunità economiche, ma penso che ci siano stati anche momenti che hanno permesso un autentico scambio culturale. Certo, forse ci si aspetta sempre un impatto più profondo, ma in fondo anche stimolare delle riflessioni può essere già qualcosa di significativo.

    1. È vero, spesso sembra che le grandi decisioni finiscano per avvantaggiare solo chi è già al potere o ha risorse. Tuttavia, ci sono anche casi in cui il cambiamento inizia a livello locale o con piccole azioni che poi crescono. Forse dobbiamo cercare quei segnali positivi.

  2. Non so voi, ma a me l’Expo è sembrato un grande circo per mosttrare cose belle ma inutili. Alla fine, la fame nel mondo c’è ancoraa.

    1. Sono d’accordo sul fatto che molte esposizioni sembrino mettere in mostra innovazioni sfarzose, ma mi piace pensare che eventi come l’Expo possano ancora ispirare soluzioni ai problemi reali, se ben sfruttati. Forse l’impatto immediato non è visibile, ma l’importante è che si continui a discutere e creare consapevolezza su temi cruciali come la fame nel mondo.

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