Durante il Gran Premio d’Australia a Melbourne, Lewis Hamilton ha avuto difficili interazioni con Riccardo Adami, suo ingegnere di pista. Inizialmente, Hamilton ha chiesto di non essere disturbato, dicendo “Lascia fare a me”. Tuttavia, più tardi si è irritato quando è rimasto in pista con gomme da asciutto, lamentandosi: “Ma non doveva piovere poco?”.
Nel box era presente anche suo padre Anthony, insieme alla compagna Linda, rievocando il debutto di Hamilton in Formula 1 con la McLaren, avvenuto proprio in Australia diciotto anni fa. Tra gli spettatori c’era anche la popstar Raye, che ha seguito l’esordio di Hamilton con la Ferrari per tutto il weekend. Tuttavia, lo spettacolo è stato deludente rispetto ai gloriosi primi giri a Fiorano, con Lewis visibilmente frustrato e teso. Anche se si aspettava alcune difficoltà nel passaggio alla Ferrari, avrebbe preferito adattarsi più rapidamente.
Hamilton ha espresso la sua insoddisfazione nei confronti degli strateghi per non averlo avvisato sull’intensità della pioggia. Prima ancora, dal suo scambio radio con Adami sono emerse le problematiche nella comprensione della vettura e nella comunicazione durante la gara. Ad un certo punto, imbottigliato dietro Albon, Adami ha suggerito di utilizzare la modalità “K1” per ottimizzare l’energia della batteria. Hamilton, spazientito, ha risposto: “Lo so, lasciami fare”, manifestando la sua preferenza per un approccio autonomo, simile al celebre “Just leave me alone” di Kimi Raikkonen.
Nella parte finale della corsa, un forte acquazzone si è abbattuto sull’Albert Park, complicando ulteriormente la situazione. Hamilton, rimasto con gomme da asciutto, ha lamentato: “Pensavo di aver capito che non sarebbe arrivata molta pioggia”. Mentre la Red Bull di Verstappen ha reagito prontamente, richiamando il pilota al pit-stop, i ferraristi sono stati costretti a fermarsi un giro dopo, compromettendo la gara.
Appena sceso dalla vettura, Hamilton ha espresso sollievo per non essere finito contro il muro e ha spiegato che apporterà cambiamenti a assetti e bilanciamento per le prossime gare, sottolineando le difficoltà nell’adattarsi alla guida della Ferrari sotto la pioggia. Sebbene si tratti di condizioni difficili, ci si aspetta di più da un pilota sette volte campione del mondo, soprattutto considerando il decimo posto finale.
Nonostante tutto, Hamilton ha riconosciuto il lavoro di Adami, affermando che stanno imparando a conoscersi e ha dichiarato di non amare ricevere troppe informazioni durante la gara, salvo nei casi di effettiva necessità. Ha concluso suggerendo che né il suo potenziale né quello della vettura sono stati espressi completamente in questa occasione.