La narrazione si sviluppa intorno a Bobo Piana, un uomo che ha indossato molteplici ruoli: regista, attore, organizzatore di eventi, danzatore, produttore e direttore del prestigioso Teatro Pavarotti di Leinì. Emerge un carattere intriso di curiosità e sensibilità, capace di interpretare la vita come un coraggioso volo pindarico che alterna momenti felici a toni drammatici quando necessario.

In un contesto segnato dalla dolce atmosfera natalizia, Piana racconta come ha trascorso il Natale portando la madre al ristorante, in compagnia dei nipoti. La priorità per lui è la felicità della madre, sentimento che tenta di rinnovare quotidianamente, nonostante riconosca che il rapporto più profondo e prioritario della madre sia con la sua badante.

Due sono le figure femminili cruciali nella vita di Bobo. La prima, sua nonna Enza, è stata un simbolo di libertà e coraggio. Rimasta vedova giovanissima, ha saputo reinventarsi contribuendo alla fondazione di una famosa compagnia di assicurazioni, mantenendo una vita amorosa altrettanto libera e priva di vincoli convenzionali.

L’altro pilastro femminile è Luciana Littizzetto, con cui ha condiviso ben 35 anni di amicizia sincera e autentica. Una relazione profonda e di sostegno, che si è sviluppata in parallelo, culminata in momenti memorabili come il giorno in cui Luciana conquistò un pubblico di 10.000 persone, segnando una svolta nella sua carriera di comica.

L’interesse di Bobo per il teatro nasce dopo aver intrapreso percorsi di danza e regia, e ora lo vede impegnato nella direzione di un teatro a Leinì. Egli valorizza la libertà creativa, un concetto che non sempre risulta ovvio, come dimostra un’esperienza recente con uno spettacolo che ha affrontato censure per il suo contenuto audace. Tuttavia, l’idea di libertà viene rivendicata e celebrata nel lavoro che fa.

Il suo passato lo ha visto partecipe di esperienze straordinarie come la collaborazione con il Living Theatre, che ha rappresentato un periodo intensamente creativo e liberatorio. Nei primi anni ’80, un’epoca considerata formidabile da Bobo, l’intensa preparazione era accompagnata anche da un clima di grande libertà personale ed espressiva.

Bobo ha anche attraversato il mondo della moda, evidenziando il suo eclettismo e capacità imprenditoriale. Collaborazioni prestigiose e manifestazioni sontuose tra Milano e la Cina gli hanno permesso di lavorare al fianco di personalità di spicco, creando spettacoli che celebravano icone come Coco Chanel.

Nonostante i numerosi incontri e le esperienze professionali, Bobo sottolinea la centralità di una figura maschile significativa, l’uomo che ha rappresentato un punto di riferimento importante nella sua vita. Marco Pannella, per molti un simbolo di lotta e rivoluzione sociale, per Bobo è stato una fonte inestimabile di ispirazione e motivazione, indicandogli la strada verso un coraggioso impegno ideale e personale.

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