L’inchiesta di Striscia la Notizia apre uno spaccato inquietante su possibili legami tra ultrà delle curve milanesi, ‘ndrangheta e l’organizzazione di eventi musicali, inclusi i concerti di artisti noti come Fedez. Nel servizio, Pinuccio raccoglie la testimonianza di un promoter che descrive un clima di preoccupazione crescente e pressioni pericolose che coinvolgono alcune delle figure chiave del panorama musicale e delle tifoserie milanesi.

Il promoter intervistato riferisce che, durante una trattativa per un evento, si è trovato a dover mediare con Annamaria Berrinzaghi, manager e madre di Fedez. La donna, secondo il racconto, avrebbe mostrato forte preoccupazione per l’influenza che certi personaggi avrebbero potuto esercitare sull’immagine e la sicurezza del figlio, data l’emergente commistione tra il mondo della musica e certi ambienti delle curve. “Era seriamente in difficoltà,” ha raccontato il promoter, “preoccupatissima al punto di tremare; temeva che l’immagine del figlio venisse compromessa.”

A far emergere ulteriori dettagli su questa rete complessa è la società Why Event, collegata a compagne di ultrà arrestati, tra cui Luca Lucci e Matteo Norrito, che si occupava di gestire dj set e concerti per molti artisti attraverso Vivo Concerti, un’agenzia rinomata nel settore. La testimonianza conferma che la presenza di Lucci nel mercato musicale abbia sollevato dubbi e incertezze, con numerosi promoter preoccupati per la crescente ingerenza di figure legate alla tifoseria e al crimine organizzato.

I timori sono condivisi da molti nel settore, come ha rivelato il testimone nell’inchiesta di Striscia la Notizia. “I promoter mi chiamavano preoccupatissimi,” ha raccontato, “domandandosi cosa stesse succedendo a Milano e affermando di non voler avere a che fare con queste persone.” La rete di preoccupazioni non si limita ai promoter locali, ma comprende anche promoter nazionali e persino alcuni di origine calabrese, i quali sembrano disorientati dalla pervasività della criminalità organizzata anche nell’ambito musicale.

Pinuccio ha spiegato come l’inchiesta cerchi di far luce su queste dinamiche pericolose, mandando domande e richieste di chiarimento a figure di spicco della scena musicale, tra cui Clemente Zard di Vivo Concerti. Al momento, però, non ci sono ancora risposte.

4 pensiero su “La mamma di Fedez in allarme: Pressioni dagli ultrà sui concerti del figlio”
  1. Wow…mi sono sempre chiesta se ci fosse qualcosa di losco dietro certi eventi! E ora Striscia lo conferma…inquietante.

  2. Non mi sorprende affatto… in Italia funziona sempre così, la ndrangheta trova sempre il modo di metterci lo zampino ovunque, anche nella musica!

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