Dopo oltre 14 anni dai fatti, il controverso capitolo giudiziario legato alle cene e ai dopocena di Arcore, conosciuti come bunga bunga, non è ancora concluso. Recentemente, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato a giugno 2023 dalla Procura di Milano contro le assoluzioni emesse il 15 febbraio dello stesso anno dal Tribunale di Milano. Questo porta ora all’avvio di un nuovo grado di giudizio, con il processo Ruby Ter destinato a proseguire in Corte d’Appello.

Il ricorso accolto riguarda diversi imputati coinvolti nel caso, tra cui Marysthell Polanco, nota come una delle ragazze che parteciparono agli eventi nelle residenze di Silvio Berlusconi, allora presidente del Consiglio. Nonostante la scomparsa di Berlusconi, avvenuta il 12 giugno 2023, la vicenda giudiziaria non si è esaurita con la sua morte e le sue assoluzioni definitive. Infatti, il ricorso presentato dai pm milanesi Tiziana Siciliano e Luca Gaglio non ha toccato la posizione di Berlusconi, che era stato assolto “perché il fatto non sussiste”. La sua morte ha poi reso definitiva l’assoluzione, ma il procedimento continua per gli altri imputati.

Il ricorso dei pubblici ministeri si è focalizzato esclusivamente su questioni di diritto, non coinvolgendo il merito dei fatti già ricostruiti dal Tribunale. Tuttavia, i pm hanno contestato l’interpretazione giuridica che ha portato all’esclusione delle deposizioni degli imputati, accusati di falsa testimonianza, dai processi Ruby e Ruby bis. La loro tesi è che queste testimonianze, se correttamente interpretate, avrebbero potuto influenzare il processo Ruby Ter.

Va sottolineato che la Cassazione ha comunque annullato le accuse di falsa testimonianza nei confronti di alcuni imputati, poiché il reato è ormai caduto in prescrizione. Questo rende il futuro del processo ancora più complesso, con alcuni capi d’accusa che non potranno più essere esaminati.

Uno degli aspetti più delicati della vicenda riguarda Marysthell Polanco, una delle figure chiave del processo. La sua reazione all’annuncio del nuovo processo è stata di profondo disappunto: “Non è ancora finita. Berlusconi è morto, ma adesso il processo è mio. Pensavo non andasse così, lui è assolto e io rischio di essere condannata, com’è possibile?”. La Polanco, da tempo al centro della cronaca giudiziaria e mediatica, si trova ora ad affrontare l’incertezza di un nuovo giudizio senza la presenza del principale imputato, Berlusconi, il cui ruolo è stato cruciale in tutta la vicenda.

Anche il suo avvocato, Andrea Cassamagnaghi, ha espresso il proprio stupore per la decisione della Cassazione, affermando: “Non sono mai stato così desideroso come oggi di leggere le motivazioni. A oltre tredici anni dai fatti si ricomincia: senza alcuni pezzi, perché sono prescritti, e senza il presunto corruttore Berlusconi che è morto dopo essere stato assolto e l’assoluzione per lui è definitiva”.

La decisione di riaprire il caso e di procedere con il processo di appello, seppur con molte delle accuse già cadute in prescrizione, pone nuovi interrogativi sull’esito finale di questo capitolo giudiziario. Resta ora da vedere come si svilupperà la nuova fase del processo Ruby Ter, in un contesto dove alcuni degli elementi centrali, come la presenza di Berlusconi, sono venuti meno.

Il proseguimento del processo continua a suscitare un notevole interesse mediatico e legale, poiché rappresenta uno degli ultimi frammenti del lungo e tormentato rapporto tra Berlusconi, la giustizia e la politica italiana. Con l’appello ormai alle porte, la storia del bunga bunga sembra destinata a trascinarsi ancora per diverso tempo, lasciando un’impronta duratura nella cronaca giudiziaria del Paese.

Un pensiero su “La storia del processo Ruby Ter continua: accolto il ricorso in Cassazione”
  1. Non ne posso più di sentire parlare di sti processi. Che lascino in pace Berlusconi e tutte ste persone coinvolte. Hanno perso anni a correre dietro a ste storie.

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