Nella suggestiva cornice della Val Gardena, l’apparizione di due esclusive Lamborghini fuori dal Rifugio Comici ha dato origine a una controversia che ha attirato l’attenzione di molti. Questi due esemplari, posizionati a 2.154 metri di altitudine, hanno scatenato un vivace dibattito tra l’Alpenverein Südtirol e il gestore del rifugio, Igor Marzola. Il presidente dell’Alpenverein, Georg Simeoni, ha espresso una forte opposizione, definendo l’evento come una «provocazione» e un danno all’ambiente montano. Simeoni sottolinea come queste auto di lusso rappresentino una «invasione» in un habitat montano già significativamente sviluppato, e protesta per il presunto iter seguito per trasportarle fino al rifugio.
Marzola, dal canto suo, replica che non c’è motivo di polemica. Secondo lui, si è trattato di un evento privato organizzato specificamente da Lamborghini per presentare il modello Temerario a un selezionato gruppo di clienti. Le auto sarebbero state trasferite a monte mediante un mezzo adatto, il gatto delle nevi, quando le piste erano già chiuse al pubblico. Marzola insiste nel dire che il Rifugio Comici è spesso oggetto di attacchi perché considerato un «ristorante per persone d’elite».
Oltre all’esposizione delle auto, l’evento ha previsto delle serate esclusive, durante le quali gli ospiti, dopo una giornata trascorsa tra le piste innevate, hanno potuto gustare un raffinato menu che includeva finger food di pesce e risotto allo champagne. Questa è stata la prima iniziativa del genere portata avanti da Lamborghini in territorio dolomitico, scelta per la sua bellezza scenica.
Marzola lamenta il fatto che venga insinuato che la sua preferenza vada alle automobili piuttosto che agli sciatori, sottolineando che non ha mai assistito alla sanzione di un «pellista» in valle. Con un tono leggermente polemico, afferma che è meglio lavorare in silenzio in quanto ogni dichiarazione può trasformarsi in un pretesto per critiche. Nonostante tutto, ammette che una delle auto, quella di colore blu, lo ha particolarmente affascinato, sebbene sia consapevole che non è bene farsi troppe illusioni con veicoli di tale valore.
La controversia ha suscitato un ampio dibattito anche a riguardo della gestione dei rifugi in chiave moderna, evidenziando la differenziazione tra le tradizioni alpine e un nuovo lusso che si insinua nelle alte vette.