Una percentuale significativa della popolazione italiana non riesce a ottenere un riposo notturno sufficiente. Studi recenti svelano che il 42% degli italiani dorme meno di sei ore per notte, compromettendo il riposo necessario per un recupero ottimale. Sebbene molti trascorrano mediamente otto ore a letto, il vero riposo notturno si dimostra spesso insufficiente, con effetti negativi sulla salute generale.
Svegliarsi nel cuore della notte, senza una ragione apparente, è un’esperienza comune per molti. Eppure, ci sono spiegazioni scientifiche per questi risvegli notturni puntuali, così come evidenziato dall’indagine globale sul sonno condotta da Ikea. Secondo questa ricerca, un ambiente tranquillo e ben organizzato può migliorare notevolmente la qualità del sonno. Nello specifico, il 16% degli italiani ritiene che un’atmosfera rilassante sia cruciale per dormire bene, e il 9% sottolinea l’importanza di un letto comodo come fattore determinante.
Il Life at Home Report di Ikea sottolinea ulteriormente l’importanza del sonno, con il 55% delle persone intervistate che lo considerano l’attività principale per il proprio benessere domestico. Ancora più elevato è il dato del 70%, secondo cui il riposo rappresenta uno dei più grandi piaceri esistenziali, oltrepassando la semplice necessità fisiologica per diventare un momento di benessere significativo che influisce sulla qualità della vita quotidiana.
Il riposo, tuttavia, non si limita alle ore notturne. Il 60% degli individui si concede sonnellini durante il giorno, benché solo il 20% li consideri una pratica regolare e consolidata. Quando si tratta di scegliere il luogo ideale per riposare, il 26% degli italiani non ha dubbi: il proprio letto è preferibile a qualsiasi altro posto.
La routine pre-sonno gioca anch’essa un ruolo cruciale. Tra le abitudini più comuni, il 20% degli italiani legge un libro prima di addormentarsi, il 14% beve una tisana o una bevanda calda, e l’8% indossa calze per maggiore conforto. Inoltre, molti tengono vicino al letto oggetti personali, simbolo di un forte legame emotivo con lo spazio del riposo. Per il 40% della popolazione questi momenti sono vissuti in solitudine, senza essere condivisi con i familiari.
Nonostante l’invito a disconnettersi dalla tecnologia prima di andare a dormire, molte persone continuano a rivolgersi a dispositivi smart e app per monitorare la qualità del sonno, con il 48% che ne fa uso, anche se il 42% esprime dubbi sulla loro accuratezza. Allo stesso tempo, il 52% degli italiani utilizza suoni rilassanti per favorire il sonno, preferendo spesso il suono del mare o della pioggia, mentre un altro 26% sceglie il silenzio totale.
Le posizioni assunte durante il sonno variano notevolmente. Per chi dorme solo, la posizione di rannicchiamento sul fianco è la preferita dal 42%, mentre dormire a pancia in giù è meno comune. Più di metà degli italiani condivide il letto con un partner, e il 41% si posiziona spesso schiena contro schiena, mentre solo il 19% dorme abbracciato o rivolto verso l’altro.
In sintesi, il sonno è un aspetto complesso e fondamentale della vita quotidiana, influenzato da molteplici fattori ambientali e personali. Attraverso una gestione consapevole e un’attenzione ai dettagli, è possibile migliorare sensibilmente la qualità del riposo e, di conseguenza, la qualità della vita stessa.