Percorrendo una strada che costeggia un bosco dove all’inizio c’è un fontanile con dei tavoli per il pic-nic. Sembrerebbe una piccola oasi di piacere dove si può ristorarsi specialmente nel periodo estivo. Invece se ci si introduce nel bosco si incontrano rifiuti: sacchetti e sacchi grandi pieni di bottiglie di plastica, confezioni per alimenti vuote e qualche rifiuto speciale come pezzi di lamiera. Inquinando un ambiente ritenuto naturalistico.
Quando l’uomo violenta la natura violenta se stesso questo vale per chi non ha nessun scrupolo a deturpare il territorio in cui vive. Qualcuno ha detto: “ mettiamo le telecamere in questi luoghi di scempio”. Questa non è la strada per risolvere il problema. L’educazione civica, soprattutto sul tema dell’inquinamento, deve essere il pilastro della prevenzione culturale per creare un modello di rispetto dell’ambiente e di se stessi.
La politica dovrebbe risolvere anche questi problemi di inquinamento ambientale ma continua invece a dare un pessimo esempio con continui litigi tra le varie parti in campo. Questo porta a continue campagne elettorali permanenti ed estenuanti con un politichese barbaro con un obbiettivo di dare sempre la colpa agli altri e con cambi di governi in tempi brevi. In questo clima anche di odio certe situazioni man mano si incancreniscono e non permettono di lavorare per risolvere i problemi anche dell’inquinamento. Nessuno ha la bacchetta magica ma incominciare a disinquinare deve essere la parola d’ordine.