Una nuova critica è stata mossa dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, nei confronti delle Regioni italiane. Pur esprimendo gratitudine per l’intervento del presidente Sergio Mattarella, che nel suo discorso di fine anno ha evidenziato il grave problema delle liste d’attesa in sanità, il ministro ha sottolineato la necessità di un più efficace utilizzo delle risorse e degli strumenti legislativi disponibili per migliorare l’efficienza del sistema. Schillaci ha spesso rimproverato le Regioni per la loro lentezza nell’impiegare i fondi stanziati per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate, fondo che ammonta a circa 100 milioni di euro messi a disposizione sia dal governo precedente che da quello attuale.
Nonostante le parole del ministro, le Regioni hanno risposto con scetticismo. L’assessore toscano alla sanità, Simone Bezzini, ha contestato le dichiarazioni del sottosegretario Marcello Gemmato riguardo a un presunto miliardo destinato al taglio delle liste d’attesa, affermando che tale cifra non appare né nella legge di Bilancio né nel decreto Milleproroghe. Allo stesso modo, la senatrice del Pd Ylenia Zambito ha criticato l’assenza di questo stanziamento nella versione definitiva del Milleproroghe, definendolo un ulteriore insuccesso del governo.
Cittadinanzattiva, un’organizzazione che ogni anno raccoglie feedback dai cittadini sulla sanità pubblica, ha appoggiato il discorso di Mattarella, sottolineando come una segnalazione su tre provenga da individui che non hanno avuto accesso a cure dalle strutture pubbliche. Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO, ha ribadito che il vero nodo della questione è la carenza di professionisti, senza i quali il sistema sanitario non può progredire. A sua volta, Francesco Cognetti, presidente della federazione Foce, ha osservato che nel corso dell’anno ci sono stati almeno dieci richiami istituzionali sul tema, riflettendo il grave sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale.