articoli più significativi di Micol Sarfatti riguarda il lavoro del biologo Valter Longo, che da anni esamina la connessione tra alimentazione e longevità, formulando la cosiddetta “dieta mima digiuno”. Questo metodo intende offrire non solo anni alla vita, ma qualità agli anni vissuti, focalizzandosi su un invecchiamento salutare sotto vari aspetti. La dieta, interpretata come uno stile di vita alimentare, assieme all’esercizio fisico, emerge come un elemento cruciale nell’ambito della scienza della longevità.

Valter Longo, che vanta origini liguri e attualmente opera come biochimico e direttore di prestigiosi istituti di ricerca negli Stati Uniti e in Italia, si è affermato come una figura di riferimento nel settore grazie ai suoi studi e pubblicazioni di successo. Egli ha iniziato il suo percorso accademico ispirato dal celebre gerontologo Roy Walford, dedicandosi allo studio dell’effetto della restrizione calorica sulla prevenzione delle malattie associate all’invecchiamento. Attraverso esperimenti su vari organismi, Longo ha scoperto l’importanza vitale della nutrizione nel controllo dei processi d’invecchiamento.

Negli Stati Uniti, Longo ha notato abitudini alimentari molto diverse rispetto alla tradizione italiana, con un consumo smodato di alimenti ricchi di grassi e zuccheri, cosa che ha avuto gravi conseguenze sulla salute dei suoi stessi familiari. Questo ha contribuito a stimolare il suo interesse verso lo studio della nutrizione e della genetica. Longo sottolinea l’allarmante diffusione di queste abitudini anche in Italia, dove l’interesse economico sembra prevalere, rendendo spesso difficile l’accesso a consigli nutrizionali adeguati.

La “dieta della longevità”, sviluppata da Longo, si rivolge a persone dai 20 ai 70 anni ed è caratterizzata da un’alimentazione che privilegia il consumo di pesce, legumi, verdure e frutta secca, riducendo drasticamente gli zuccheri. Un altro aspetto del suo approccio è il “time restricted eating”, che suggerisce di astenersi dal cibo per 12 ore ogni giorno, piuttosto che seguire i più estremi schemi di digiuno intermittente.

Accanto alla dieta della longevità, la dieta “mima digiuno” si distingue per la sua tipologia vegana, con un apporto calorico controllato tra le 800 e le 1000 calorie. Ideata per essere seguita per cinque giorni, questa dieta simula il digiuno permettendo al corpo una pulizia interna sicura. I kit nutrizionali sviluppati dal team di Longo guidano l’utente nel rispettare correttamente questa pratica.

La frequenza con cui la dieta “mima digiuno” va seguita dipende dall’individuo. Ad esempio, un giovane adulto in buona salute potrebbe limitarsi a praticarla un paio di volte l’anno, mentre per un diabetico potrebbe essere consigliata una frequenza mensile finché non si ottengano risultati soddisfacenti.

Non si tratta di semplici ricette, bensì di calcoli nutrizionali attentamente studiati per avere un impatto positivo sull’organismo. Questa dieta, come sottolinea Longo, rappresenta un’alternativa più efficace, soprattutto nel lungo termine, a farmaci come l’Ozempic per chi soffre di obesità o diabete, offrendo una via per riconquistare il benessere.

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