In una giornata di sole che sembra anticipare la primavera in una Milano ancora segnata dall’inverno, Maria Minafra si distingue per il suo spirito vibrante e il sorriso che illumina ogni suo giorno. A 93 anni, portati con grazia ed eleganza, Maria ha appena superato un lieve virus intestinale, ma non può dimenticare la fragilità della sua età. Abita presso la RSA Anni Azzurri, vicino ai pittoreschi Navigli, e indossa un abito che esprime la sua innata eleganza.

Maria è una viva testimonianza del progetto “Nonni per Tutti”, un podcast animato dal Gruppo KOS che sottolinea l’importanza delle storie degli anziani, trasformandole in favole che abbracciano il cuore dei più giovani. Barbara Ferraro, scrittrice per l’infanzia, cura con passione queste narrazioni.

Originaria della Puglia, Maria riporta alla luce ricordi di infanzia del periodo fascista. Come giovane e audace bambina, viaggiava sola in treno da Ruvo di Puglia a Bari, per procurare beni essenziali per la sua famiglia, compiendo pericolosi viaggi. Uno di questi episodi è stato poeticamente immortalato in una favola dal titolo “Un amico a vapore”, in cui il treno, quasi come un guardiano, promette protezione a Maria dai pericoli della strada.

Maria parla con un accento del Sud che non l’ha mai abbandonata, nonostante i suoi 60 anni trascorsi a Milano. Con generosità, condivide dettagli di una vita dedicata ai suoi cari, avendo coperto ogni possibile ruolo familiare – dalla figlia alla bisnonna – e lavorativo, senza mai tradire i suoi principi.

Ripercorrendo il periodo della sua giovinezza, Maria racconta di essere stata la terza di cinque figli e ricorda con fermezza i sacrifici durante la guerra. La madre Caterina, incinta, non poteva viaggiare e Maria, a 10 anni, si impegnava come meglio poteva per sostenere la famiglia, sfidando le insidie delle requisizioni fasciste sui treni.

Maria ha anche memoria di un incontro con il Duce e il Re Vittorio Emanuele III nella sua scuola, una visita legata alla formazione delle giovani squadre balilla. La sua carriera scolastica fu interrotta dalla guerra, un destino che volle evitare per i suoi figli, che vantano un percorso di studi di cui è orgogliosa.

Il ricordo dell’incontro con suo marito Nicola è vivissimo: attratta da questo affascinante giovane biondo, il loro amore sbocciò fin dal primo sguardo durante una serata di ballo. Un amore che rapidamente divenne una promessa di vita insieme, suggellata dall’anello al dito in pochi mesi e dalla nascita del loro primogenito Luigi nel 1961.

Maria racconta la sua favola d’amore senza alcun ripensamento perché era tutto come un destino preannunciato. Nelle sue parole, c’è la saggezza di chi ha vissuto intensamente e trova la forza nei legami familiari che ha contribuito a costruire.

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