Nel panorama immobiliare di Milano, l’anno 2024 ha evidenziato segnali di cambiamento più marcati rispetto alla media nazionale. Infatti, il numero dei rogiti ha segnato un calo dell’8,8% rispetto all’anno precedente, un dato decisamente più significativo rispetto al decremento dell’1,1% registrato nel resto d’Italia. Questo calo è avvenuto nonostante un incremento nell’acquisto di immobili tramite mutuo, indice di una diminuzione anche dell’interesse da parte degli investitori.

Per quanto concerne i prezzi delle case, un’analisi approfondita delle quotazioni al 31 dicembre 2023 rispetto al 2024, basandosi sui dati del portale immobiliare.it, rivela una crescita media del 1,4%. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di valori richiesti, spesso maggiori rispetto ai prezzi effettivamente concordati durante le trattative, specialmente per quanto riguarda gli immobili usati. Negli ultimi sei mesi dell’anno, le quotazioni hanno mostrato un lieve calo, confermato dall’ultimo report di Nomisma.

Il trimestre caratterizzato da maggiori incrementi ha visto la zona Forlanini in testa, probabilmente grazie all’effetto positivo della linea M4, con un aumento del 15,4%. Seguono Certosa e Baggio-Bisceglie-Olmi con aumenti dell’9,5% e 8,3% rispettivamente, probabilmente a causa dell’incidenza delle nuove edificazioni come Cascina Merlata e SeiMilano. Le performance più deboli sono attribuibili ai Navigli, Indipendenza e Bande Nere, con variazioni vicino allo zero.

I canoni d’affitto, meno trattabili rispetto ai prezzi di vendita, hanno riportato un incremento medio dello 0,7% su base annua, ma nell’ultimo semestre si è registrata una lieve flessione in diverse aree. Tra le zone di Milano, il Corvetto-Rogoredo ha visto l’aumento più significativo con un 12,6%, probabilmente a compensazione di un 2023 sottotono. Repubblica-Centrale ha invece registrato il calo peggiore, con un decremento del 3%.

Interessante è anche l’analisi delle prospettive per l’anno 2025. Si prevede che il mercato immobiliare milanese possa beneficiare di una diminuzione dei tassi sui mutui, specialmente quelli a tasso variabile che risentono maggiormente delle variazioni dei costi. Questa riduzione dei tassi ha già mostrato effetti positivi nel 2024, migliorando il potere di acquisto per chi si avvale di un mutuo del 9% in un anno.

Il dibattito sulla cosiddetta “Salva Milano” e la ripresa dei cantieri è un tema cruciale. È inevitabile pensare che, nonostante le polemiche legislative, la domanda di nuovi immobili superi di gran lunga l’offerta attuale. Tale dislivello, aggravato dal blocco delle attività urbanistiche, ostacola lo sviluppo di progetti conformi alle normative vigenti e implica un danno per la città. Inoltre, nuove iniziative di costruzione, localizzate al di fuori delle prime due Cerchie, potrebbero offrire soluzioni capaci di calmierare il mercato immobiliare usato, in un contesto di rallentamento generale dei prezzi e con lo spettro delle normative UE sulle prestazioni energetiche degli edifici all’orizzonte.

2 pensiero su “Milano immobiliare 2024: calo delle vendite e prezzi in stallo, il nuovo può calmierare l’usato”
  1. Io sono un fan di Forlanini, sta migliorando giorno dopo giorno, la nuova M4 è una svolta per la zona. Speriamo continui cosí!

    1. Sono d’accordo, Forlanini ha fatto passi da gigante ultimamente e la M4 sta davvero trasformando la mobilità nell’area. Anche io spero che continuino su questa strada!

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