Il calciatore ucraino Mykhailo Mudryk, ala del Chelsea, si trova al centro di un delicato caso di doping che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla sua carriera sportiva. Acquistato per una cifra considerevole di 100 milioni di euro, di cui 23 milioni sono stati donati ai soldati ucraini impegnati nel conflitto con la Russia, Mudryk rischia una squalifica fino a quattro anni. L’accusa di doping è emersa dopo che un controllo effettuato lo scorso ottobre ha rilevato la presenza di una sostanza proibita nel suo campione di urina. Sebbene il tipo di sostanza non sia stato ancora reso noto dal Chelsea, se le ulteriori analisi dovessero confermare il risultato, le sanzioni per il calciatore potrebbero essere pesanti.
Mudryk, attraverso una dichiarazione sui social, ha espresso la sua sorpresa e incredulità riguardo la situazione, affermando di non aver mai fatto uso di sostanze dopanti consapevolmente e di non aver violato alcuna regola. Il ventitreenne ex giocatore dello Shakhtar Donetsk ha dichiarato di essere al lavoro con il suo team per chiarire l’accaduto e continua a manifestare fiducia nel poter tornare presto in campo. Tuttavia, il processo è ancora in corso e Mudryk ha preferito restare riservato fino a quando la vicenda non sarà risolta.
Nel frattempo, il tecnico del Chelsea, Enzo Maresca, ha evitato di fornire dettagli sulla situazione di Mudryk, limitandosi a dire che il giocatore “non c’è” in occasione di una domanda postagli il 16 dicembre. L’ultima apparizione del calciatore risale al 28 novembre durante una partita di Conference League contro l’Heidenheim, in cui è riuscito a segnare un gol. In totale, Mudryk ha collezionato 15 presenze con il Chelsea, realizzando tre goal e fornendo cinque assist. La vicenda ha suscitato notevole attenzione mediática e diversi dubbi sul futuro del promettente giocatore ucraino.