Le attuali tensioni commerciali a livello globale stanno influenzando notevolmente i mercati finanziari, con gli investitori che si dirigono verso il più sicuro degli investimenti: l’oro. Di recente, il prezzo del metallo prezioso ha superato i 3.000 dollari l’oncia, stabilendo un nuovo massimo storico che rispecchia il clima di incertezza. Quest’ultimo picco, come riportato da Bloomberg, ricorda quello del 1980 quando il valore dell’oro raggiunse circa 3.800 dollari l’oncia.

Le azioni e le politiche dell’amministrazione Trump hanno generato un notevole scompiglio nei mercati, portando molti a rifugiarsi nell’oro per proteggere il proprio capitale. L’oro offre una solida copertura contro l’inflazione, attualmente in ascesa, e rappresenta un bastione di stabilità nel lungo termine. Gli investitori optano per tale asset anche a causa delle preoccupazioni geopolitiche connesse alle mosse degli Stati Uniti in ambito internazionale e commerciale.

Nel frattempo, le banche centrali hanno iniziato un orientamento verso politiche monetarie più espansive, rendendo i tradizionali investimenti fruttiferi meno attraenti rispetto all’oro. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo la sua previsione, stimando che il prezzo dell’oro possa raggiungere i 3.100 dollari l’oncia nel secondo trimestre del 2025. Questo trend di aumento del valore del metallo prezioso sembra destinato a perdurare nel tempo.

Parallelamente, le discussioni in Europa si concentrano sulla proposta degli Eurobond garantiti dall’oro delle principali capitali come Roma, Parigi e Berlino. Questo rappresenta un tentativo creativo di finanziare la difesa europea.

Infine, mai come ora è importante rimanere informati sui principali eventi economici attraverso piattaforme come L’Economia, che offre news, approfondimenti e strumenti digitali per comprendere meglio i movimenti del mercato e le loro implicazioni a livello globale.

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