Alla periferia di Padova, in via Pontevigodarzere, si sta consumando una vicenda che sembra uscita da un film ma che è tristemente reale. Un appartamento ristrutturato di recente, messo in affitto breve sulla piattaforma Booking, è finito al centro di una disputa tra il proprietario e un gruppo di occupanti. La situazione ha generato tensioni crescenti non solo per il proprietario, ma anche per i vicini, che si dicono esasperati dal caos e dai disagi.

Una prenotazione che diventa un incubo

La storia ha inizio a settembre, quando il proprietario dell’appartamento, un bilocale di circa 70 metri quadri denominato “La Mansarda”, lo mette in affitto online. Per settimane tutto sembra andare per il meglio, accogliendo turisti e visitatori in visita a Padova. A metà ottobre, però, una coppia si presenta come normale cliente, prenotando per quattro giorni. Tuttavia, allo scadere del soggiorno previsto, i due decidono di non lasciare l’appartamento.

Non solo: la coppia amplia rapidamente il proprio nucleo familiare, accogliendo una decina di parenti, tra cui bambini. Il proprietario, inizialmente incredulo, viene poi insultato e minacciato quando chiede che lascino l’abitazione. Gli occupanti affermano di aver occupato la casa e dichiarano che la legge sarebbe dalla loro parte, sottolineando la difficoltà legale nel gestire situazioni di questo tipo.

L’intervento delle forze dell’ordine

La vicenda approda ai carabinieri, che intervengono nel tentativo di risolvere la situazione. Dopo lunghe ore di negoziati, la famiglia sembra lasciare l’appartamento, ma il sollievo dura poco. Nella notte, gli occupanti tornano, scassinando sia la porta dell’ingresso condominiale sia quella dell’appartamento, e riprendono possesso della casa.

Non solo si insediano nuovamente, ma si allacciano abusivamente alle utenze degli altri inquilini, causando un ulteriore aggravio economico per i vicini. A nulla sono servite altre denunce: le forze dell’ordine hanno sottolineato che la questione richiede un intervento da parte della magistratura, rendendo il procedimento per lo sgombero lungo e complesso.

L’impatto sul condominio

La presenza degli occupanti ha avuto ripercussioni significative sulla vita dei residenti. Il via vai continuo di persone, soprattutto nei fine settimana, ha trasformato il palazzo in un luogo di caos e rumore. Le feste notturne, i rifiuti abbandonati nel giardino comune e i danni alle strutture, come il cancello e le mura, sono solo alcuni dei problemi segnalati dai vicini.

Alcuni residenti raccontano di aver visto decine di sacchi di immondizia accumularsi, mentre altri riferiscono di un costante timore di ritorsioni da parte degli occupanti. Molti evitano persino di discutere apertamente del problema per paura di essere presi di mira.

Speranze per una soluzione

La vicenda solleva domande importanti sulla gestione degli affitti brevi e sull’efficacia delle leggi in situazioni di occupazione. I vicini auspicano che le autorità locali, compresi i servizi sociali, possano intervenire, magari offrendo un’alternativa abitativa agli occupanti. Tuttavia, la priorità resta quella di ripristinare la legalità e restituire serenità ai residenti del quartiere.

Intanto, il proprietario dell’appartamento attende sviluppi dalla magistratura, sperando che si possa porre fine a questa situazione che, tra tensioni e disagi, ha messo a dura prova l’intera comunità.

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