Papa Francesco è attivamente impegnato nelle sue funzioni dal decimo piano del Policlinico Gemelli, dove è stato ricoverato per curare una bronchite associata a una seria infezione delle vie respiratorie. Nonostante i recenti problemi di salute, il pontefice continua a guidare la Chiesa effettuando nomine significative, come quella di suor Raffaella Petrini alla presidenza del Governatorato e di un missionario sardo come vescovo in Brasile.

Dopo essere stato eletto al soglio pontificio, papa Francesco ha spesso espresso il suo pensiero riguardo alla morte, nella consapevolezza della sua età ormai avanzata, essendo ottantottenne. Dal 2021, ha dovuto affrontare quattro ricoveri, inclusa un’operazione al colon, senza dimenticare i persistenti dolori lombari e la fatica respiratoria che rendono la sua vita quotidiana più ardua. Recentemente, la Sala Stampa della Santa Sede ha dichiarato che la sua situazione clinica complessa richiede un’adeguata permanenza ospedaliera. Nonostante tutto, Francesco ritiene il suo ruolo come un incarico a vita, pur rispettando le dimissioni di Benedetto XVI, suo predecessore. Sta anche pianificando con attenzione i dettagli del proprio funerale, una decisione che rompe con la tradizione e solleva interessanti quesiti.

Papa Francesco ha instaurato un rapporto nuovo con il concetto di morte. Poco dopo la sua elezione, inviò una lettera al suo amico e medico argentino Nelson Castro, incoraggiandolo a scrivere un libro sulla salute dei papi. Questo tema è stato al centro di numerosi dialoghi tra i due. Nel 2017, il papa confida a Castro in un incontro che avrebbe voluto raccontare anche delle sue nevrosi e lo invita a inserire queste riflessioni nel libro “La salute dei Papi: Medicina, complotti e fede da Leone XIII a Francesco” (Piemme, 2021). In una lunga intervista del febbraio del 2019, il pontefice dichiara di non temere la morte e di immaginarsi morire a Roma, una confessione mai resa pubblica da altri pontefici riguardo alla loro salute fisica e psicologica.

Nel corso di una lunga conversazione con Castro, papa Francesco ha ricordato i dettagli della sua salute prima dell’elezione papale, accettando apertamente la sua vulnerabilità. Ha raccontato dell’intervento subito a 21 anni per asportare una parte del polmone destro affetta da cisti, durante un periodo in cui era gravemente malato di influenza asiatica. Ha inoltre ricordato l’operazione alla cistifellea e le sfide con il peso legate a problemi al fegato. Nel 2004, fu colpito da problemi cardiaci, combinati ai dolori lombari causati da un’anomala ristrettezza tra la quarta e quinta vertebra. Da papa, ha affrontato anche una stenosi diverticolare al colon, risolta con un intervento chirurgico nel 2021.

Oltre alla sua salute fisica, il papa ha parlato apertamente dei suoi trascorsi psicologici, riferendo di un periodo in cui si sottopose a psicoanalisi negli anni ’70-’80 con una psicoanalista ebrea, durante un periodo politico e personale difficile. Non ha avuto remore nel rintracciare nella psicoanalisi un aiuto per gestire le proprie paure, rompendo così con il passato in cui la chiesa osteggiava questa pratica. La sua decisione di risiedere a Casa Santa Marta, lontano dall’isolamento del Palazzo pontificio, dipende anche da una questione di salute mentale.

In un’intervista recente, papa Francesco ha dichiarato l’intenzione di semplificare il rito funebre papale, apportando modifiche significative ai metodi tradizionali. Con ironia, ha sottolineato che sarà il primo a sperimentare i cambiamenti che prevede. La revisione riguarda soprattutto i tempi dei riti funebri, finalizzati ad affrontare al meglio anche le questioni pratiche legate alla conservazione della salma.

Infine, papa Francesco ha scelto di riposare nella Basilica di Santa Maria Maggiore invece che nelle Grotte Vaticane, luogo di sepoltura di gran parte dei suoi predecessori. Questa decisione è legata alla sua speciale devozione all’immagine della Madonna Salus Populi Romani custodita nella basilica, a cui si rivolge da sempre prima e dopo ogni viaggio apostolico. Con questa scelta, segue l’esempio di precedenti pontefici come Leone XIII e Pio IX, i quali optarono per luoghi di sepoltura al di fuori del Vaticano.

9 pensiero su “Papa Francesco: Salute e Preparativi Funerari tra Riflessioni e Innovazioni”
      1. Grazie mille per le tue parole gentili! È sempre incoraggiante sapere che l’impegno e la determinazione vengono riconosciuti. Le sfide sono parte del percorso, ma con supporto e dedizione è possibile superarle. 😊

    1. È vero, la sua determinazione è davvero ammirevole! Nonostante le difficoltà, continua a lavorare instancabilmente per guidare la Chiesa e ispirare tanti fedeli.

    1. È vero, nonostante le sue sfide di salute, è ammirevole vedere come continua a dedicarsi con impegno al suo ruolo. La sua determinazione è davvero un esempio di resilienza e dedizione.

      1. Sono pienamente d’accordo, la sua capacità di affrontare le difficoltà con grazia e perseveranza è davvero ispirante. È un promemoria di quanto sia importante mantenere il focus e la passione per ciò che si ama fare, indipendentemente dalle avversità.

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