La produzione di documenti falsi e il tentativo di furto d’identità diventano più complessi in seguito a una serie di modifiche legislative. Le sanzioni per chi viaggia senza documenti idonei sono state riviste, mentre nuovi accordi bilaterali rendono le carte d’identità valide per l’espatrio, anche verso Paesi al di fuori dell’Unione Europea. Tuttavia, le norme sui passaporti rimangono sostanzialmente invariate: i cittadini dovranno continuare a richiedere un nuovo passaporto una volta scaduto quello precedente, dato che la possibilità di rinnovo non è più applicabile.

Queste modifiche, presenti nel disegno di legge collegato alla Manovra 2025, sono in linea con le direttive della Commissione Europea, che nel novembre 2024 aveva proposto la digitalizzazione dei documenti d’identità per facilitare i controlli di frontiera e promuovere nuovi servizi digitali.

Le nuove disposizioni mirano a rafforzare la sicurezza dei documenti di espatrio, riducendo il rischio di furti d’identità e contraffazioni, e semplificano la burocrazia per ottenere copie di passaporti smarriti o rubati all’estero. Non è più possibile prorogare la validità dei passaporti esistenti, poiché i documenti devono essere leggibili dalle macchine a lettura ottica e devono mantenere la loro data di scadenza originale. Inoltre, i passaporti sono già rilasciati con una validità di 10 anni, non più di 5 anni rinnovabili.

Le sanzioni per l’espatrio con documenti non validi sono state aggiornate, convertendo le vecchie multe in lire in euro. Ulteriori cambiamenti riguardano i cittadini italiani all’estero, dove i consolati possono emettere dichiarazioni di viaggio per minori nei casi richiesti dai Paesi ospitanti, e si richiede una denuncia alle autorità locali in caso di furto o smarrimento del passaporto, con il consolato in grado di emettere un documento sostitutivo.

Decade anche il passaporto collettivo, ormai obsoleto e non conforme agli standard europei. Era originariamente utilizzato per gruppi di persone per viaggi di carattere culturale, religioso, sportivo o turistico, e aveva validità solo per un singolo viaggio.

Parallelamente, la riforma dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) intende rendere più efficienti le procedure di registrazione, allineando le informazioni tra gli uffici consolari e l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Ciò amplia la possibilità di iscrizione volontaria all’Aire per molti cittadini.

Infine, una nuova applicazione offre approfondimenti e servizi digitali, mentre le newsletter forniscono analisi e commenti sugli avvenimenti economici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *