raccomandato dall’80% degli esperti. Tuttavia, resta fondamentale mantenere un portafoglio variegato, per cogliere le diverse opportunità di crescita e mitigare i rischi. Nell’orizzonte del 2025, il portafoglio suggerito da 44 specialisti di investment banking, gestione del risparmio e sim, equilibrerà azioni e obbligazioni, con investimenti mirati in inflation linked, mercati privati, oro e criptovalute.
L’evoluzione di quest’ultimo anno ha visto un cambiamento notevole, con le azioni che hanno incrementato la loro quota dal 20% al 45%. In particolare, l’interesse verso le criptovalute è un segnale distintivo, con il 7,5% degli operatori che già le ha incorporate nei propri portafogli e un ulteriore 10% che prevede di investirvi entro il 2025. Il consenso tra gli esperti vede nell’equity, selezionato dall’85% di loro, l’asset dominante per il 2025, sottolineando il potenziale dei titoli growth.
Sul fronte geografico, gli Stati Uniti dominano le preferenze degli operatori (85%), seguiti da Europa (50%), mercati emergenti (30%) e Giappone (27,5%). L’attenzione è rivolta in particolare ai settori di intelligenza artificiale, tecnologia e digitalizzazione, ritenuti i più promettenti. Le mid-cap sono le preferite di gran parte dei gestori, con un’attenzione particolare ai corporate bond, soprattutto quelli con rating investment grade e a scadenza medio-lunga.
Le tensioni commerciali, soprattutto i dazi USA, e l’ipotetico rialzo dell’inflazione restano le preoccupazioni principali. Il contesto americano, comunque, si rivela resiliente, mentre l’Europa continua ad affrontare sfide geopolitiche. In tale contesto, i rischi di recessione negli Stati Uniti sembrano ormai dissipati, mentre nell’Europa persiste un clima di incertezza economica.
Nonostante gli elevati costi storici, l’azionario americano resta in prima linea, ma l’Europa, con le sue valutazioni più appetibili, promette opportunità, soprattutto nei settori tecnologico, finanziario e sanitario, campi di notevoli operazioni nel 2024.
L’influenza delle criptovalute sta crescendo, con vari elementi che potrebbero sostenere le loro valutazioni, come la riduzione dell’offerta di bitcoin e la crescente adozione da parte di corporate e governi. Questo, unito all’interesse per portafogli diversificati, rende le criptovalute un elemento cui prestare attenzione.
In Europa, l’Italia emerge come potenziale protagonista nel 2025. La stabilità delle large cap, con solidi fondamentali in grado di offrire ritorni consistenti, è essenziale in un clima incerto. Le compagnie assicurative, meno soggette ai rischi normativi, sono particolarmente interessanti grazie alla loro capacità di navigare con relativa calma nel panorama economico atteso.
Il settore tecnologico continua a rappresentare un’area di forte crescita, con Asml in posizione privilegiata. Le opportunità legate all’energia verde e all’efficienza energetica nel comparto industriale offrono ulteriore potenziale, mentre il perdurante conflitto russo-ucraino resta un’incognita.
L’intelligenza artificiale ha certamente catalizzato i recenti rally di mercato, alimentando i forti rendimenti del Nasdaq e sostenendo la crescita dell’S&P 500. Questo trend, accompagnato dalla prudenza di un portafoglio ben bilanciato, rappresenterà la strategia ottimale per navigare i mercati del 2025.