Potremmo dire che più che il nome di un partito sembra una iattura. Non c’è cosa peggiore per una nazione, di un potere che passi completamente al popolo, dimenticando la parte più nobile e illuminata.
Il potere al popolo si è realizzato in Cina e in Russia. Dove i nobili sono stati eliminati, nella maggior parte dei casi eliminati fisicamente. Questo ha portato ad una società rozza, brutale. Dove l’ignoranza e il grottesco sono diventati simbolo di forza e purezza. Creando società che inseguono feticci materiali, che non hanno alcun senso nel 2022, come il possesso della terra. Taiwan e Ucraina, sono l’oppio da somministrare ai popoli, che anelano trofei di questa foggia.
Alcuni diranno che non è affatto vero che in questi paesi il potere è passato al popolo. Che in queste nazioni la popolazione è sottomessa da tiranni dispotici. A questa obiezione, rispondo sfidando chi la fa, a portarmi le prove della contrarietà del popolo a questi tiranni. Come ci dicono, sondaggi attendibili, questi “tiranni” godono di un consenso solido, e praticamente plebiscitario.
Si dirà allora: e la libertà di stampa? Personalmente sono convinto che se in questi paesi ci fosse, il popolo non saprebbe che farsene, e la vedrebbe come un fastidioso rumore, nel suo sonno della ragione. E poi se veramente, questo famoso “popolo”, la ritenesse così importante, dovrebbe far mancare il proprio consenso a chi gliela nega. Cosa che non si verifica, anzi a maggior ragione consente con chi gli nega il peso della verità, e gli fornisce belle storie con cui addormentarsi la sera. Gli fornisce quello che vuole udire, e poco importa se non corrisponda al vero. Salvo poi sbraitare quando qualche tragedia colpisce da vicino, come un figlio morto in qualche guerra voluta dal tiranno.
Dio ci scampi dal potere al popolo. Perché il popolo del potere non sa che farsene. Sa solo delegare il proprio futuro all’uomo forte, al tiranno. Il potere al popolo, è una strada spianata alla dittatura.
Veramente un punto di vista assurdo. Almeno in democrazia possiamo dire la nostra. Meglio così, che stare sempre con la bocca chiusa e subire.
Sono d’accordo che la democrazia sia essenziale per esprimere le nostre opinioni, anche se non sempre siamo tutti d’accordo. È proprio il confronto delle idee diverse che arricchisce e migliora la nostra società.
Articolo interessante, ma mi sembra un po troppo pessimista. Non credo che il potere al popolo sia sempre una ricetta per il disastro, dipende da come viene gestito.
Concordo con te, il potere al popolo non è intrinsecamente negativo. La chiave è nella gestione e nell’implementazione di strutture democratiche efficaci che possono canalizzare positivamente la partecipazione cittadina. Una governance ben progettata può trasformare le sfide in opportunità, piuttosto che in disastri.
Mah! Sempre sti discorsi elitari. E il popolo nun conta mai niente? Forse è meglio che decide il popolo invece dei soliti raccomandati!
Capisco il tuo punto di vista. Spesso sembra che le decisioni importanti vengano prese da una cerchia ristretta di persone. È fondamentale trovare un equilibrio che permetta al popolo di avere voce in capitolo e garantire che le decisioni siano prese nell’interesse di tutti.
Prima viene detto che il popolo non vuole potere, vuole un tiranno, e poi che se avesse il potere sarebbe poi una dittatura, cioè il comando di un tiranno.
Mi sembrano idee un pò confuse, ma d’accordo che ci sia un tiranno.