Il nuovo codice della strada, entrato in vigore a mezzanotte tra sabato e domenica, ha immediatamente generato le prime contravvenzioni in varie città italiane. Secondo i report delle agenzie di stampa, Napoli è stata al centro dell’attenzione, con la prima multa inflitta a un autista che guidava con il cellulare in mano lungo corso Umberto, una delle arterie più trafficate del capoluogo campano. Le nuove regole prevedono sanzioni molto più severe per chi utilizza lo smartphone alla guida, con multe che variano da 250 a 1.000 euro e il ritiro della patente da 7 a 15 giorni. Il comandante della Polizia municipale, Ciro Esposito, ha sottolineato come l’uso del cellulare continui a essere una delle infrazioni più comuni, e già alla fine della mattinata, a Napoli, erano state elevate sei multe per la stessa violazione.

La situazione più particolare si è verificata a Viterbo, poco dopo l’entrata in vigore delle nuove norme. In viale Trento, un veicolo fermo con il motore acceso è stato notato dalla polizia. Gli agenti hanno trovato un uomo addormentato all’interno e, nel tentativo di svegliarlo e controllarlo, la situazione ha provocato un bizzarro incidente a catena, quando un’altra auto è sopraggiunta velocemente investendo le volanti vuote. Entrambi i conducenti coinvolti avevano un tasso alcolemico nel sangue superiore al 2%, ben al di sopra del nuovo limite legale stabilito dal codice, con conseguenze pesanti: arresto, ammende sostanziali e sospensione della patente.

Nel frattempo, anche i monopattini sono stati al centro delle prime difficoltà legate alle nuove normative. Diverse città, tra cui Verona, Firenze, Mestre e Bari, hanno registrato multe per guida senza casco e per l’uso del telefonino su questi mezzi. La questione dei monopattini rimane una delle più discusse, con critiche e preoccupazioni sollevate da produttori, distributori e consumatori. L’Alleanza per la mobilità sostenibile ha espresso timori per un impatto negativo sulla micro-mobilità, vista come fondamentale per la riduzione del traffico e dell’inquinamento urbano.

Non mancano le polemiche e le critiche al nuovo codice, soprattutto da parte del Codacons, che teme una “stangata per pochi” senza adeguati controlli, e da esponenti politici come Riccardo Magi, che descrivono le nuove norme come repressive piuttosto che preventive. Di contro, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini difende le nuove misure, sostenendo che debbano salvaguardare vite e promuovere buone abitudini alla guida.

Il dibattito è animato anche da personalità esterne al mondo politico, come il cantautore Vasco Rossi, che ha ironizzato in video sui social sulle nuove disposizioni riguardanti il consumo di cannabis. La discussione sul nuovo codice della strada è aperta, e i suoi effetti iniziali si riflettono già nelle città, dove le sanzioni iniziano a farsi sentire.

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