Nel corso di una domenica di shopping prenatalizio, un episodio spiacevole ha coinvolto Daisy Osakue, primatista italiana del lancio del disco, in un Apple Store di Torino. L’atleta, mentre si trovava nel negozio di via Roma, è stata fermata da un addetto alla sicurezza mentre si spostava tra i piani. L’uomo le ha chiesto di pagare un articolo prima di continuare a muoversi all’interno del negozio. La situazione, raccontata dalla stessa Osakue attraverso una storia su Instagram, ha evidenziato un caso di “racial profiling”. Osakue, incredula, ha mostrato il tesserino della Guardia di Finanza per chiarire l’equivoco, confermando di appartenere al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Nonostante le scuse ricevute successivamente dai dipendenti Apple, l’episodio ha lasciato sentimenti di irritazione. La vicenda ha messo in luce come, durante il periodo natalizio, il caos nei negozi possa portare a situazioni imbarazzanti e sgradevoli, alimentate da pregiudizi. Alla fine, Osakue ha cercato di affrontare con umorismo l’accaduto, attribuendo la colpa alla sua decisione di fare shopping durante le feste.

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