studio, entrambi con le idee chiarissime». Fosse sempre così facile. E proprio a Sixpm è dedicato anche uno dei pezzi più intimi dell’album, forse tra i preferiti di entrambi. S’intitola Tu sai, e a un certo punto gli canta: «Tu sai lottare al mio fianco contro il patriarcato». «Noi donne che facciamo musica pop siamo in parte svantaggiate», aggiunge. «Certo, ci sono stati passi avanti, ma la sensazione è che ci sia tanta attenzione sulla forma, su come ci vestiamo e comunichiamo, e poca sulle canzoni. Per questo ho voluto rimettere al centro la musica: per ricordare e ricordarmi che sono un’artista. Il fatto di essere sexy distoglie il pubblico da quest’aspetto. Perché mi pongo così? Per invitare tutti a essere sicuri di sé stessa come lo sono io nelle canzoni». Anche perché basta scorrere qualche riga della stessa Tu sai per trovare un’altra dichiarazione affilata: «A volte odio il mio corpo e lo vorrei cambiare». Addirittura? «La vivo come tutti. Non conosco una persona che non soffra il proprio fisico. I social ci hanno imposto standard troppo alti, tossici. Il mio invito è a piacersi per come si è: essere sexy vuol dire essere confident, al di là dell’estetica in sé». Insomma, i nodi sembrano sciolti e non esclude, ecco, di poter fare lo stesso con quelli di chi la scolta. Tanto, oltre che in radio e nelle classifiche, nei prossimi mesi la si troverà un po’ ovunque. Ha in programma un tour in partenza in estate con chiusura, in autunno, nei palasport («Ma no spoiler»), le piacerebbe scrivere un libro «forse di poesia» e in cantiere pare ci sia addirittura un album in coppia con Guè, previsto eventualmente per il 2026. «È inevitabile», scherza, ricordando le tante hit messe insieme a segno in questi anni. La prossima potrebbe essere Il bacio del serpente, che apre radio vega. «Io e lui amiamo gli stessi film, leggiamo gli stessi libri, praticamente siamo identici: vediamo, sarebbe bello». Chissà: se gli si sorride, il futuro ricambia.

La cantautrice Rose Villain non è mai apparsa così serena e radiosa. Il suo sorriso e la determinazione con cui parla del nuovo album in arrivo il 14 marzo, “Radio Vega”, segnalano un cambiamento positivo. Questo è il terzo album in tre anni e completa una trilogia iniziata con “Radio Gotham” e “Radio Sakura”. Diversamente dai precedenti, le frequenze sonore espresse da Rosa Luini – che a luglio raggiungerà i 36 anni, avendo trascorso la sua esistenza fra Milano, l’Ariston e New York – risultano più limpide e trasparenti: sono inni alla fiducia in sé stessi, a relazioni con gli altri e con il proprio corpo, all’amore, alla scoperta e alla sicurezza, sempre nello stile urban che la contraddistingue ma con un approccio semplice e diretto. Una nuova popstar sta emergendo.

Villain sottolinea che le canzoni hanno il ruolo centrale nel suo nuovo lavoro, raccontando esperienze personali, porte chiuse in faccia, amori non corrisposti. Quando era adolescente, un suo ex fidanzato diceva che i suoi sogni erano troppo grandi e che non sarebbe mai riuscita a realizzarli. Ora, ricordando quelle parole, non può che sorridere. È un tempo di rivincite ed è difficile darle torto.

Con un controllo totale di sé e della sua carriera, Villain non nasconde le sue idee, già compiute e in cantiere, che emergono in tutti e 13 i brani dell’album, dove le donne nel rap alzano finalmente la voce. La canzone “Fuorilegge”, ad esempio, è diventata un successo dopo il Festival di Sanremo e l’album è ricco di potenziali hit con la collaborazione di artisti come Lazza, Fabri Fibra, Geolier e Guè. Ogni brano è caratterizzato da un “colpo di scena”, un cambiamento improvviso che rappresenta il suo marchio di fabbrica.

Ispirandosi al mito di Orfeo ed Euridice – nel quale Orfeo discende nell’Ade per recuperare l’amata ma la perde a causa di insicurezze – Rose Villain dimostra che conosce benissimo la via per emergere dalle tenebre della vita. Appassionata sia di grandi storie d’amore che dell’estetica cruda dell’horror, Villain si immedesima nei serial killer perchè spesso si rivelano essere persone comuni, travolte dalle aspettative sociali.

Non un’ombra sembra oscurare il presente di Rose Villain, che ha lasciato alle spalle un passato travagliato, come racconta in “Millionaire”, cronaca della sua ascesa. Al suo fianco c’è suo marito e produttore del disco, Andrea Ferrara, noto come Sixpm, con il quale condivide un rapporto simbiotico sia nella musica che nella vita. In “Radio Vega”, è dedicato a lui il brano “Tu sai”, dove lei intona: «Tu sai lottare al mio fianco contro il patriarcato».

Villain si batte per un maggiore riconoscimento delle donne nel pop. Nonostante i passi avanti, l’attenzione sembra focalizzata principalmente sull’aspetto esteriore piuttosto che sulla qualità musicale. Pertanto, ha voluto riportare la musica al centro, ricordando al pubblico – e a sé stessa – la sua autenticità artistica.

Anche se non priva di insicurezze riguardo al suo corpo – influenzate dagli standard tossici imposti dai social media – invita tutti a godere delle proprie unicità. L’obiettivo è trasmettere sicurezza di sé oltre all’estetica, invitando a guardare oltre.

Rose Villain non si ferma qui: con un tour estivo in programma, sogna anche di scrivere un libro di poesia e, forse in 2026, di pubblicare un album in coppia con Guè. Condividendo passioni cinematografiche e letterarie, spera che il futuro le sorrida, dando vita a nuovi progetti.

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