a golf e tornava la sera tardi. Però era sempre attento alla famiglia, quando nasceva un nipote mandava subito regali».

Salvatore Bagni, celebre per la sua carriera calcistica con Napoli, Perugia e Inter, ha vissuto momenti intensi sia dentro che fuori dal campo. Un calciatore robusto e determinato, Bagni ha avuto una carriera intrisa di sfide e soddisfazioni. Un episodio della sua infanzia che segna la sua memoria è la realtà di una vita modesta, in una famiglia numerosa, dove la gioia più grande era correre dietro a un pallone per ore con gli amici, dimenticando ogni difficoltà. Ricorda con affetto il padre Luciano, un calciatore che si fermò alla serie C, di cui si diceva fosse tecnicamente superiore al figlio, ma privo del carattere necessario per sfondare.

Bagni, noto per il suo temperamento grintoso, ha collezionato 28 giornate di squalifica tra il 1977 e il 1987 senza mai dover saltare una partita per infortunio, un record che rimarca la sua straordinaria resistenza fisica. Questo nonostante avesse una gamba più corta di tre centimetri a seguito di un infortunio giovanile.

La sua carriera fu coronata da notevoli guadagni, che utilizzò per sostenere la famiglia. Un tragico evento cambiò i suoi piani di viaggio nel dicembre 2004. La perdita della madre lo portò a posticipare una vacanza in Sri Lanka, salvandolo inconsapevolmente dal devastante tsunami che colpì la regione, provocando oltre 200.000 vittime.

Anche alle Maldive, sebbene colpite dall’onda anomala, Bagni riuscì a proteggere la propria famiglia dai pericoli naturali. La sua vita è stata segnata da lutti ancora più personali, come la perdita del figlio Raffaele in un tragico incidente d’auto. La tragedia fu aggravata dal furto della salma, un evento doloroso che si intrecciò con il crimine organizzato e il tentativo fallito di recupero.

La scomparsa di Raffaele ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di Bagni, tanto da portarlo a decidere di non avere altri figli. Tra i ricordi più intimi di quegli anni, è significativa l’amicizia con Diego Armando Maradona, con cui condivideva profonda stima e affetto. Maradona fu il primo a chiamarlo dopo la tragedia del figlio, un gesto che testimonia il legame speciale tra i due.

Salvatore Bagni rimane una figura di spicco nel calcio italiano, la cui storia personale di resilienza e amicizia con una leggenda come Maradona continua a risuonare. Attraverso le sue esperienze, Bagni ha dimostrato un’incredibile forza di fronte alle avversità, rappresentando un esempio di determinazione e umanità.

Un pensiero su “Salvatore Bagni, tra calcio e vita: ricordi, successi e drammi personali”
  1. Nemo poteva immaginare che il rifiuto di una vacanza avrebbe salvato la sua vita, il destino gioca proprio in modi strani!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *