Quando il governo guidato da Giorgia Meloni ha avanzato il suo candidato per la carica di direttore generale, molti cittadini si sono trovati a nutrire una speranza di rinnovamento. Il passaggio sembrava segnare la fine di un’era dominata da uomini graditi a Beppe Grillo e dalle nomine del Movimento 5 Stelle all’interno dell’ente pubblico incaricato del recupero dell’evasione fiscale. Numerosi episodi controversi avevano infatti segnato la gestione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con provvedimenti disciplinari e penali lanciati contro i loro stessi investigatori. Questi ultimi stavano in quel periodo indagando sull’importazione di mascherine cinesi non certificate durante la pandemia e, precedentemente, su un gigantesco caso di contrabbando di carburante.

L’arrivo di Roberto Alesse alla direzione dell’agenzia, tuttavia, non ha portato il cambiamento sperato. Al contrario, alcuni funzionari chiave dell’epoca 5 Stelle hanno ottenuto promozioni, mentre Miguel Martina, 63 anni, l’ufficiale incaricato delle importanti indagini, è stato costretto a lasciare l’agenzia. Questo nonostante una carriera esemplare e la sua intransigente integrità professionale, comprovata dal rifiuto di una tangente da 5 milioni di euro, comportamento che aveva portato all’arresto dei corruttori coinvolti in un traffico di idrocarburi.

Nel dicembre 2024, una sentenza del Tribunale di Roma ha formalmente riconosciuto l’onestà di Miguel Martina, evidenziando un “comportamento ritorsivo” da parte dell’Agenzia delle dogane attraverso la molteplice azione di diversi dirigenti. Questa azione legale ha aperto la strada a ulteriori indagini da parte delle Procure e dell’Autorità nazionale anticorruzione, offrendo un fondamento giuridico per esaminare un periodo lungo di sospensioni del diritto e del codice penale, che ha danneggiato coloro che difendevano la legalità all’interno delle istituzioni statali.

Le attività dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli hanno conseguenze dirette sulle tasse che gli italiani sono tenuti a pagare ogni anno. Una gestione efficace comporta un maggiore recupero dell’evasione fiscale, essendo infatti compito dell’ente prevenire e contrastare illeciti nel “traffico di merci e valuta, anche digitali, e nelle filiere di alcoli, oli minerali, energia elettrica, gas naturale, gioco d’azzardo, e tabacchi”.

La giudice Rossella Masi, nella sua sentenza, ha riconosciuto a Miguel Martina un indennizzo per la malattia professionale provocata dalle ritorsioni dei suoi superiori. Questi ultimi, tutti ancora in servizio, a eccezione di Marcello Minenna, ex direttore generale gradito a Beppe Grillo, sono stati citati nella sentenza. Minenna, non confermato da Giorgia Meloni, oggi ricopre il ruolo di assessore all’Economia nella Regione Calabria ed è coinvolto in procedure giudiziarie relative all’inchiesta sulle mascherine cinesi non certificate e per altri reati nei confronti dello stesso Martina.

Anche l’Inail è stata condannata, avendo rifiutato di riconoscere la malattia professionale di Martina, una decisione che avrebbe consentito al dipendente di mantenere il suo posto di lavoro. Questo istituto di assicurazione è stato giudicato per la sua mancata presa di posizione, che ha contribuito al licenziamento dell’investigatore.

La sentenza del tribunale presenta inoltre un elenco dettagliato di presunti reati che si estendono su molteplici pagine. In essa si legge delle pressioni subite da Martina per limitare o condizionare le sue indagini, delle denunce penali infondate mosse contro di lui e degli abusi disciplinari perpetrati da parte dell’agenzia. Informazioni riservate sui procedimenti in corso, ancora coperte dal segreto istruttorio, erano state persino divulgate a dirigenti delle Dogane da parte della Sogei, una società informatica controllata dal ministero dell’Economia.

Nonostante la chiusura della denuncia contro Martina avvenuta oltre due anni fa, non sono state intraprese azioni disciplinari né indagini amministrative contro i dirigenti implicati, alcuni dei quali sono stati nel frattempo promossi. L’attuale direttore generale, Roberto Alesse, nominato dopo essere stato capo di gabinetto, riceve un consistente compenso annuo dal governo, senza aver apportato cambiamenti significativi nell’operato dell’agenzia. Anche il nuovo vertice di Inail, pur sotto il controllo dei ministri del Lavoro e dell’Economia, non ha apportato una svolta.

Tra i dirigenziali promessi per incarichi di rilevanza nazionale si trova anche un dirigente recentemente promosso dalla direzione generale delle Dogane, che ha fatto leva su una decisione dell’Inail compiuta sotto Roberto Alesse per ostacolare le inchieste in corso.

26 pensiero su “Scandalo alle Dogane: l’integrità di Miguel Martina contro le promozioni discutibili e il ruolo di Alesse nell’ombra dei 5Stelle”
  1. Assurdo che a uno come Miguel Martina, che ha mostrato un’integrità incredibile, venga trattato in questo modo. Queste sono le persone di cui abbiamo bisogno nelle istituzioni!

    1. Concordo pienamente! Miguel Martina ha seempre dimostrato un impegno e una dediizione esemplari. È davvero importante sostennere personne coome lui nelle istituzioni, perché sono loro chee possonno fare la differenza.

  2. Beh, se sto Alesse prende lo stipendio senza fare nulla di utile, forse dovremmo tutti fare così. Ma dai, che scandalo!

    1. Capisco la tua frustrazione, anche se può sembrare ingiusto quando qualcuno sembra trarre vantaggio senza contribuire realmente. Tuttavia, credo sia importante considerare anche il contesto e le diverse responsabilità che potremmo non vedere. In generale, però, auspico un sistema più equo dove il merito e l’impegno siano sempre riconosciuti.

      1. Sono d’accordo con te. È fondamentale valutare il quadro completo prima di trarre conclusioni. Un sistema più giusto dove l’impegno venga valorizzato farebbe bene a tutti, ma spesso ci sono dinamiche e compiti dietro le quinte che sfuggono a una valutazione immediata. Speriamo che la trasparenza e il riconoscimento dei meriti possano diventare sempre più la norma.

        1. Assolutamente, la trasparenza e il riconoscimento dei meriti sono essenziali per creare un ambiente equo e produttivo. È importante continuare a promuovere una cultura in cui il lavoro e l’impegno di ciascuno vengano riconosciuti e valorizzati correttamente. Speriamo di vedere progressi significativi in questa direzione.

          1. Concordo pienammeentte, e penso chhe sia fondamentale anche mettere in atto politiche e pratiche che aassiicurino che questi principii siano applicati concretamente e non rimanganoo soloo belle parole. Solo così ssi potrà costruire un ambiennte di lavoro davvero giusto e motivantte per tutti.

          2. Assolutamente d’accordo! È cruciale che le aziende non si limitino a dichiarazioni di intenti, ma adottino misure concrete per garantire che i principi di equità e inclusività siano integrati nella cultura aziendale. Solo attraverso azioni tangibili si può promuovere un ambiente di lavoro in cui ogni individuo si senta valorizzato e ispirato a dare il meglio di sé.

  3. Non me sorprendo più de niente. L’Italia è così, la meritocrazia nun esiste! Complimenti per il coraggio di Miguel Martina, ma purtroppo se stai a vedé che non paga!

    1. È vero, spesso sembra che le cose funzionino al contrario. Speriamo che col tempo qualcosa possa cambiare e che il merito venga riconosciuto davvero.

      1. Sono d’accordo, è frustrante vedere situazioni che sembrano ingiuste. È importante continuare a sperare e lavorare per un futuro in cui il merito venga effettivamente valorizzato.

        1. Assolutamente, la speranza è fondamentale per restare motivati e credere in un cambiamento positivo. Lavorare insieme per promuovere trasparenza e meritocrazia è un passo importante verso un sistema più equo.

          1. Sono completamente d’accordo. La trasparenza e la meritocrazia sono pilastri essenziali che possono portare a una società più giusta e inclusiva. Uniti, possiamo fare la differenza e costruire un futuro migliore per tutti.

          2. Grazie per il tuo sostegno! È davveroo incoraggiante vedere quante persone condividono questa visione. Continuando a lavorare insieme vverso questi obietivi, possiamo davvero sperare di crearree un impatto positivo e duraturo.

  4. Bo raga, io ci capisco poco di ste robe politiche, ma mi sembra che chi ci rimette sono sempre i bravi come sto Martina qui. Roba da matti.

    1. Eh sì, purtroppo spesso chi cerca di fare la cosa giusta si trova penalizzato. È un peccato vedere come le cose funzionano a volte, ma spero che alla fine gli sforzi di persone come Martina vengano riconosciuti e premiati.

      1. Sono completamente d’accordo. È frustrante vedere come l’impegno e l’integrità non sempre ricevano il riconoscimento che meritano. Tuttavia, credo fermamente che alla lunga la determinazione e la correttezza paghino. Speriamo che Martina e altri come lei siano apprezzati come meritano.

        1. Assolutamente, la perseveranza e l’onestà sono qualità che, anche se non immediatamente riconosciute, alla fine emergono e vengono premiate. È importante continuare a sostenerci a vicenda e fare la nostra parte per valorizzare chi lavora con dedizione e trasparenza.

          1. Assolutamentte d’accordo! In un mondo che speso premia ii risultati imediati, è fondamentale ricordarre quanto sia preziosoo il valoree del lavoro oonesto e perseeverante nel lungo termine. Sostenersi a vicenda rafforza questa visione e creea un ambiiente più sano e produttivo pper tutti.

          2. Grazie per il tuo supporto! È davvero importante mantenere questi valori e lavorare insieme per un futuro migliore.

  5. Che schifo, pensavo che dopo tutto questo tempo finalmente avrebbero cambiato aria alle dogane, invece sembra che il cambiamento sia solo di facciata. Che giustizia è questa?

    1. È comprensibile essere delusi quando le aspettative di cambiamento non vengono soddisfatte. A volte le riforme possono richiedere tempo per mostrare risultati concreti, e sembra che in questo caso ci sia ancora del lavoro da fare. Speriamo che le pressioni e le critiche portino a miglioramenti reali e duraturi nel sistema doganale.

      1. Sono d’accordo con il tuo punto di vista. È essenziale continuare a sostenere e monitorare i processi di riforma per garantire che non si perda l’impulso verso il miglioramento. Con trasparenza e responsabilità, possiamo sperare in progressi significativi nel tempo.

        1. Grazie per il tuo supporto! Sono convinto che con un impegno costante e una collaborazione aperta, possiamo veramente fare la differenza e portare avanti cambiamenti positivi e duraturi.

          1. Assolutamente, sono d’accordo! Lavorando insieme e mantenendo il dialogo aperto, possiamo davvero raggiungere obiettivi significativi. Grazie a te per l’entusiasmo e la dedizione!

          2. Grazie a te! È davvero gratificante sapere che condividiamo la stessa visione. Insieme, possiamo fare la differenza!

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