Jannik Sinner, attualmente numero uno nel ranking mondiale del tennis, è impegnato in una doppia battaglia: una sui campi di Melbourne, l’altra nelle aule di tribunale, a migliaia di chilometri di distanza. In vista dell’udienza programmata a Losanna per il 16 e 17 aprile, resa necessaria dal ricorso presentato dalla Wada, la difesa di Sinner ha designato Lord John Dyson come arbitro.

Nato nel 1943, Lord Dyson è stato un illustre giudice della Corte Suprema inglese dal 2010 al 2012, ottenendo il titolo di Lord a vita, come concesso a tutti i presidenti della Corte. Dopo la sua esperienza alla Corte Suprema, ha ricoperto la carica di presidente della Corte d’Appello ed è stato consulente per il dipartimento cultura, media e sport del governo britannico. Attualmente continua la sua carriera come consulente legale ed è membro di Sport Resolutions. Questo tribunale indipendente era stato già coinvolto dalla ITIA (International Tennis Integrity Agency) riguardo la positività al Clostebol di Sinner, rilevata a Indian Wells l’anno precedente, e aveva ritenuto il tennista innocente, non riscontrando dolo o negligenza.

A completare il collegio arbitrale ci saranno Jacques Radoux, lussemburghese, ex tennista ed ora presidente del collegio, nominato dal Tas. Inoltre, Ken Lalo, israeliano, designato dalla Wada e attuale presidente della federazione nazionale degli sport equestri, farà parte del collegio. Per la sua difesa, Sinner ha scelto di affidarsi allo studio legale britannico Onside Law, data la serietà della questione, che potrebbe portargli fino a due anni di squalifica in caso di condanna. L’evento giudiziario attira l’attenzione del mondo del tennis, interessato agli sviluppi di una vicenda che coinvolge uno dei maggiori talenti dell’attuale panorama tennistico.

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