Nella Lombardia settentrionale, tra i suggestivi laghi di Iseo e Idro, si estende uno dei più complessi sistemi carsici della regione: l’Abisso Bueno Fonteno. È qui che una speleologa di 32 anni, Ottavia Piana, ha vissuto momenti di grande difficoltà. Durante un’esplorazione il sabato pomeriggio, Ottavia è scivolata all’interno di una grotta, raggiungendo una profondità di 585 metri, e ha riportato fratture alle gambe e al torace.

Questo evento non è nuovo per Ottavia. Nel luglio 2023, la speleologa si trovava già nella stessa grotta e, similmente, fu vittima di un incidente che rese necessario un intervento di soccorso. Quella volta, rimase intrappolata nel dedalo carsico per 48 ore, riuscendo a uscirne con solo tagli e contusioni e con la determinazione di continuare a esplorare.

L’attuale operazione di salvataggio è in corso e coinvolge numerosi soccorritori. Nonostante la gravità della situazione, Ottavia ha mostrato una notevole forza d’animo, rassicurando i soccorritori riguardo al suo stato. È cosciente e collaborativa, grazie all’assistenza di un medico e un infermiere che si sono presi cura di lei fornendole stabilizzazione e attenzioni mediche.

La sua presenza in quel punto del labirinto sotterraneo era per una missione: mappare la morfologia di queste grotte ancora in gran parte inesplorate. Tuttavia, mentre si trovava nel cuore del reticolo, è stata sorpresa dalla caduta che l’ha costretta a fermarsi. Solo dopo che i suoi compagni sono riusciti a ritornare in superficie verso le 21:30, è scattato l’allarme.

Da quel momento, il dispiegamento dei soccorsi è stato massiccio. Un primo gruppo di specialisti ha impiegato quasi quattro ore per raggiungerla, portando con sé materiali essenziali come bombole di ossigeno, cibo, medicinali, indumenti e un ventilatore per garantirle calore. Nonostante la temperatura stabile di circa 8 gradi, l’elevata umidità all’interno della grotta richiede precauzioni particolari.

Appena fuori dalla grotta, al campo base di Fonteno, si sono radunati anche i genitori di Ottavia, i quali, secondo i soccorritori, hanno mantenuto una fiducia inalterata nel successo dell’operazione. Tre squadre di esperti “disostruttori” si stanno impegnando per allargare un passaggio di 100 metri con l’ausilio di trapani e percussori, al fine di facilitare il recupero in barella.

La situazione attuale è una corsa contro il tempo, e non resta che attendere sviluppi positivi. Mentre le operazioni procedono, tutti restano col fiato sospeso, sperando di riabbracciare Ottavia al più presto.

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