L’attività fisica è riconosciuta da tempo come un valido alleato per il benessere del corpo, con benefici che vanno oltre al solo miglioramento della forma fisica. Studi recenti hanno dimostrato che l’esercizio fisico è in grado di stimolare la funzione cognitiva e migliorare la memoria, oltre ad essere associato a un minor rischio di demenza. Un’analisi pubblicata sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity evidenzia come gli effetti positivi sul cervello possano persistere fino a 24 ore dopo l’esercizio.
L’importanza di mantenere una funzione cognitiva sana diventa particolarmente rilevante con l’avanzare dell’età. Anche piccoli miglioramenti nella funzione cerebrale possono contribuire a prolungare l’indipendenza e l’attività mentale degli anziani. Gli scienziati hanno riscontrato che ogni incremento di 30 minuti in attività fisica da moderata a intensa determina un miglioramento del 2-5% nei test di memoria il giorno successivo.
Un gruppo di studio dell’University College di Londra ha esaminato come l’attività fisica, combinata con un buon riposo notturno, influenzi la capacità cognitiva. I partecipanti, di età compresa tra i 50 e gli 83 anni, hanno indossato dispositivi per monitorare l’attività fisica e il sonno durante un periodo di otto giorni. I risultati hanno rivelato che l’attività fisica intensa e moderata aveva effetti benefici sulla memoria sia episodica che quella di lavoro.
Oltre all’esercizio fisico, il sonno ha giocato un ruolo determinante nei miglioramenti cognitivi osservati. Un riposo ristoratore, caratterizzato da una maggiore durata del sonno ad onde lente, ha contribuito ad aumentare i punteggi dei test di memoria, indipendentemente dall’attività fisica. Tuttavia, chi conduceva uno stile di vita sedentario ha riportato punteggi inferiori nei test di memoria il giorno seguente.
Sul piano biologico, l’attività fisica stimola la produzione del fattore neutrofico di derivazione cerebrale (Bdnf), una proteina che supporta la neurogenesi e la formazione di nuove connessioni sinaptiche. Sport come la corsa, il nuoto e il ciclismo sembrano essere particolarmente efficaci nel promuovere la produzione di nuove cellule nervose, contrastando l’invecchiamento del cervello.
Questa ricerca sottolinea la necessità di approfondire i benefici cognitivi dell’attività fisica, specialmente nelle persone con malattie neurodegenerative. Anche se i miglioramenti cognitivi osservati sono stati modesti, potrebbero fornire spunti per futuri studi che esaminino gli effetti dell’esercizio su persone con difficoltà cognitive più accentuate.