Il rilancio di Starbucks non si basa solo sulla qualità dei suoi prodotti, ma anche su politiche aziendali innovative che mirano al benessere dei dipendenti. A partire dal prossimo marzo, tutte le caffetterie Starbucks negli Stati Uniti offriranno un significativo benefit per i neo-genitori. Le dipendenti che diventeranno madri avranno diritto a 18 settimane di maternità retribuita al 100%, un’offerta che supera notevolmente la media americana. Per i padri, il congedo di paternità è stato raddoppiato a 12 settimane. Questa misura si applica a tutti i lavoratori che lavorano almeno 20 ore settimanali.

In un contesto come quello statunitense, dove per legge le aziende non sono obbligate a concedere congedi parentali retribuiti, questa politica rappresenta una piccola rivoluzione. Attualmente, solo il 40% dei datori di lavoro offre tali benefici, e la media di congedo di maternità è di appena 10 settimane, con solo una settimana per i padri. La legge del Family and Medical Leave Act consente fino a 12 settimane di congedo parentale non retribuito solo per i lavoratori che abbiano accumulato 1.250 ore in una grande azienda.

Brian Niccol, il nuovo CEO di Starbucks, ha esplicitato che il successo dell’azienda è strettamente legato al benessere dei persone in grembiule verde, ovvero i dipendenti. Il miglioramento delle condizioni lavorative è parte del piano “Back to Starbucks”, ideato per incrementare la felicità dei dipendenti, con ripercussioni positive sulla soddisfazione dei clienti.

Oltre ai congedi parentali, Starbucks ha implementato diverse altre iniziative per sostenere i propri dipendenti. La catena ha puntato al riempimento interno del 90% delle posizioni di leadership nel settore retail ed ha lanciato il programma Starbucks College Achievement Plan, che copre completamente le tasse universitarie per una laurea online. Ad oggi, grazie a questo programma, 15.000 dipendenti hanno conseguito la laurea, mentre altri 25.000 sono ancora in corso. Inoltre, ai lavoratori, inclusi i part-time, viene offerta la copertura sanitaria per loro e le loro famiglie.

Nonostante il focus sul lavoro flessibile, Starbucks ha imposto che tutti i dipendenti lavorino in ufficio almeno tre giorni a settimana, rischiando il licenziamento se non rispettano questa indicazione. Questo vale, curiosamente, anche per il CEO stesso, che opera in parte da remoto in California. L’azienda sta investendo notevolmente nel suo personale come strategia per contrastare il calo delle vendite e migliorare l’esperienza dei consumatori.

8 pensiero su “Starbucks investe nel benessere dei dipendenti: congedi parentali estesi e nuove opportunità di carriera”
  1. Madooo, e diciamolo! Starbucks ha capito tutto, se tratte ben i lavoratori poi loro lavorano meglio e noi clienti siamo più felici! Pure la laurea pagata, ma è fantascienza??

    1. Assolutamente d’accordo! Un ambiente di lavoro sereno e motivante fa la differenza non solo per i dipendenti, ma anche per la qualità del servizio. Iniziative come la copertura delle spese universitarie sono un investimento nel futuro delle persone e dell’azienda stessa. Speriamo che sempre più aziende seguano l’esempio!

  2. Ovviamente Starbucks fa bene a fare così, i dipendenti contenti lavorano meglio e i clienti sono più soddisfatti. È un investimento che si ripaga da solo!

    1. Sì, è un ottimo esempio di come un ambiente di lavoro positivo possa avere un impatto diretto sulla qualità del servizio offerto. Inoltre, valorizzando i propri dipendenti, Starbucks non solo migliora l’efficienza, ma costruisce anche un’immagine di marca responsabile e attenta, che attrae ancora più clienti.

  3. Ma chi l’avrebbe mai detto che un’azienda americana avrebbe offerto così tanti congedi retribuiti! Qui in Italia ce lo sognamo… però dai, già un passo avanti per gli Stati Uniti.

    1. È vero, è sorprendente vedere un’azienda americana adottare politiche di congedo retribuito così avanzate. Speriamo che questo possa influenzare positivamente anche le aziende italiane in futuro!

  4. E che dire, questo si che è un bel modo di trattare i lavoratori!! Finalmente un’azienda che capisce l’importanza del benessere dei dipendenti. Bravi Starbucks!

    1. Sono d’accordo, è fondamenttale che le aziende pongano attenzione al benessere deii propri dipendenti. Unn ambiente di lavoro sano e mootivantee può fare la differenza sia per le persone chee per la produttività complessiva. Speriamo che altre aziende seguano questo esempio!

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