A Wall Street l’attività è iniziata da poco e gli investitori sono ancora scossi dalla serie di tariffe imposte quando arriva il consiglio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, attraverso il social network Truth. Verso le 9:37, Trump scrive: “Adesso è un momento grandioso per comprare!”, firmando il suo messaggio con le iniziali DJT, che rappresentano sia le sue iniziali sia il codice azionario del Trump Media & Technology Group. All’inizio, pochi danno peso a queste parole.

La decisione di Trump di ritardare di 90 giorni l’imposizione delle tariffe doganali “reciproche” con il mondo intero (Cina esclusa) viene annunciata solo tre ore e mezzo più tardi, nuovamente via Truth. Questo improvviso cambiamento spinge molti investitori a credere nel mercato azionario, portando l’indice S&P 500 a un aumento del 9,5%, il più significativo dal 2008, e il Nasdaq a crescere del 12,2%, cosa che non si vedeva dal 2001.

Chi ha seguito il suggerimento del presidente ha assistito a un recupero record di Wall Street. Gli speculatori che hanno investito subito dopo il messaggio su Truth hanno visto guadagni significativi utilizzando le “zero-day option”, che fruttano fino al 2.100%. Anche gli investimenti su singole aziende hanno dato frutti: Tesla ha segnato un +22,7%, Nvidia un +18,7%, Apple un +15%, Nike un +11,2% e United Airlines un impressionante +25,8%. Trump Media & Technology Group ha visto le sue azioni salire del 21%, incrementando il valore di mercato della quota della famiglia Trump.

La questione che sorge è: il tempismo di Trump era solo una coincidenza o c’era qualcosa di più? Nei giorni precedenti, il presidente aveva insistito sulla necessità di affrontare il deficit commerciale con tariffe, assicurando che agisse nell’interesse dei lavoratori americani e non di Wall Street.

Il senatore Adam Schiff, della California, propone un’investigazione per scoprire se membri della Casa Bianca o della famiglia Trump fossero stati informati in anticipo sui piani e avessero approfittato di ciò per investimenti. Chris Murphy, senatore del Connecticut, ha parlato di un possibile scandalo di insider trading, chiedendosi chi fosse informato e quali guadagni avesse ottenuto. I parlamentari statunitensi presto dovranno rivelare gli investimenti recenti e questo potrebbe gettare ulteriore luce sulla vicenda.

La portavoce della Casa Bianca ha difeso il presidente affermando che è sua responsabilità mantenere la fiducia nei mercati e nell’economia. Tuttavia, il dibattito resta aperto, con i democratici determinati a scoprire se ci sia stata una manipolazione di mercato ai massimi livelli.

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