Simbolo di eleganza aristocratica, il tweed, il tessuto tradizionale britannico, è diventato estremamente richiesto nel mondo della moda, conquistando una nuova schiera di appassionati. Celebrità come la Principessa del Galles e Gigi Hadid hanno contribuito a risollevare la popolarità di questo tessuto, ritenuto “senza tempo e al di là delle tendenze”.

Il tweed, una stoffa di lana strettamente intrecciata, è da tempo sinonimo di isolamento naturale, perfetto per le rigide giornate invernali. Questo tessuto, originario della Scozia e dell’Irlanda, si presenta in motivi classici come twill, spina di pesce o pied-de-poule. Ora è onnipresente in collezioni di marchi di lusso come Chloe e Margaret Howell, così come in linee più commerciali di Marks & Spencer.

Ma cosa rende il tweed così speciale? Per alcuni, come il Re Carlo, la risposta risiede nella sua durabilità e sostenibilità. Dalla stessa epoca, il monarca ha indossato lo stesso cappotto doppiopetto in tweed, un segno della sua durata nel tempo. Dal 2008, Re Carlo sostiene la Campagna per la Lana, un’iniziativa globale volta a promuovere l’industria della lana in risposta all’ascesa delle fibre sintetiche.

Martin Crawford, consulente della sartoria Anderson & Sheppard, spiega che il tweed è un tessuto naturale, rinnovabile e biodegradabile, il che riduce al minimo l’impatto ambientale del suo processo di produzione. Questo approccio verde viene promosso da tutti i produttori di tweed, che seguono rigorose linee guida ambientali.

Negli ultimi 200 anni, il tweed è riuscito ad adattarsi e a crescere di popolarità. Inizialmente era un tessuto funzionale per proteggere dal freddo nelle regioni scozzesi e irlandesi, prima di diventare un emblema della vita aristocratica britannica nel XIX secolo. Successivamente, la moda di lusso ha rilanciato il tweed con Chanel negli anni ’50, fino alle creazioni avant-garde di Vivienne Westwood negli anni ’70 con il Harris Tweed Hebrides.

Oggi, il tweed è ancora considerato un simbolo di artigianalità, come dimostra la recente collaborazione tra il marchio Dior e il molino Harris Tweed per la collezione Cruise 2025, ispirata a Maria Stuarda. Questo tessuto artigianale trova apprezzamento in tutta una serie di marchi, raggiungendo un ampio pubblico, dalla fascia di lusso alle grandi catene.

La sostenibilità del tweed è anche dovuta alla sua durevolezza. Un capo ben tessuto resiste meglio al tempo e, se danneggiato, è facilmente riparabile con un rammendo. Inoltre, la lana ha proprietà antibatteriche naturali che permettono di arieggiare il capo semplicemente all’esterno, senza necessità di lavaggi frequenti che possono compromettere la consistenza del tessuto.

La sua struttura spesso foderata conferisce ulteriore resistenza e salvaguarda la pelle dalla ruvidità della lana. Oggi, i modelli di tweed sono tra i più richiesti nel mercato del noleggio di abiti, segno di una crescente attenzione verso la moda sostenibile.

Nel complesso, il tweed resta un classico senza tempo che unisce estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente, confermandosi una scelta sempre più popolare tra i consumatori attenti alle storie e alla sostenibilità dei prodotti che indossano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *