Ormai il 24 agosto prossimo sono 3 anni dal sisma che ha colpito il centro Italia: Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Parte delle macerie sono ancora li. Nelle abitazione di emergenza quest’inverno trascorso si è verificata una situazione di emergenza. Quest’estate particolarmente calda da giugno come si è vissuti nelle SAE? Ci si è dedicati alla ricostruzione di Palestre e chiese, sarà pure giusto?. Per le abitazioni , una piccola parte è stata sistemata, quando comincerà la ricostruzione vera e propria?. Forse mai? Al di la di tutte le concezioni politiche e dei dati speculativi certe situazioni vanno risolte con priorità. La questione quindi è solo e soltanto politica per un estenuante lotta tra i due schieramenti che costituiscono il governo che stanno bloccando il Paese intero. Qualcuno deve avere il coraggio di dire che le cose così non vanno e di lasciare ad altri la soluzione di quei problemi prioritari che affliggono pesantemente le zone dove il sisma ha sconvolto queste popolazioni. C’è da rilevare che nel corso dei tempi le situazioni dove il sisma ha fatto dei danni anche piuttosto rilevanti al nord sono stati risolti in breve tempo diversamente dal centro sud. Più il tempo passa e da parte delle popolazioni del sisma , specialmente dei giovani, si perde la speranza della ricostruzione vagliando la possibilità di stabilirsi altrove. Tenere sempre viva la speranza di una ricostruzione in tempi brevi questo lo si può fare incalzando coloro che hanno la responsabilità della gestione del territorio.