Roberto Vecchioni ha recentemente dato testimonianza della sua dedizione e amore per la sua seconda moglie, Daria Colombo, durante un’apparizione a Domenica In. A ottantuno anni, il cantautore ha espresso quanto Daria, sessantanovenne scrittrice, rappresenti per lui un pilastro fondamentale. Con lei, Vecchioni ha condiviso quarantacinque anni di vita, sottolineando che Daria incarna tutte le qualità che cerca in una donna. Nonostante in gioventù non sia stato un modello di virtù, da quasi mezzo secolo ormai trova in Daria una compagna unica.
Durante l’intervista con Mara Venier, Vecchioni ha confidato che la sua compagna gli ha salvato la vita in molteplici occasioni, inclusa l’uscita dalla dipendenza dall’alcol. Nel descrivere il suo passato con l’alcol, ha evidenziato come bere sia spesso un rifugio per il disagio o un tentativo di cercare euforia, definendolo infine un errore. Questo non è il primo tributo pubblico alla figura di Daria, la cui presenza è stata determinante nei momenti difficili, sostenendolo ed evitandogli errori significativi.
Daria stessa aveva raccontato al Corriere della Sera di aver insistito affinché il marito facesse dei controlli medici, interventi che si sono rivelati decisivi per la sua sopravvivenza. In un senso più lato, ha svolto un ruolo cruciale quando Vecchioni prendeva decisioni sbagliate.
Roberto Vecchioni, precedentemente sposato con Irene Bozzi fino al 1981 e padre di Francesca, una volta ha ricordato in un’intervista su La7 il loro primo incontro, definendo Daria come una visione miracolosa inviata da un’entità superiore. Dal loro matrimonio nel 1981 sono nati tre figli: Carolina, Edoardo e Arrigo. Quest’ultimo, purtroppo, è deceduto ad appena 36 anni nell’aprile del 2023, un evento che ha segnato profondamente i genitori.
In una recente intervista, Vecchioni ha rivelato come, nonostante gli impegni quotidiani, affrontare il dolore della perdita del figlio sia una sfida continua, specialmente quando la serenità della moglie vacilla. Ha sottolineato l’importanza di rompere il silenzio intorno alle malattie mentali e la necessità di un adeguato supporto sanitario, auspicando di elaborare insieme un libro su queste tematiche.
Nel suo racconto, Vecchioni ha riconosciuto le difficoltà del proprio passato, segnato dall’alcolismo, una battaglia vinta grazie a Daria. Purtroppo, il dolore e le difficoltà vissute da Arrigo non hanno trovato soluzione sufficiente. Le gravi carenze nei servizi di supporto, insieme al crescente impatto delle malattie mentali post-pandemia, lasciano molte famiglie senza sostegno. Vecchioni e la moglie si dichiarano pronti a lottare per cambiare questa situazione.