Le attuali difficoltà del mercato automobilistico hanno avuto importanti ripercussioni sui maggiori azionisti di Volkswagen e Porsche, portando le famiglie Porsche e Piëch a considerare una svalutazione significativa delle loro partecipazioni in queste aziende. Le incertezze che gravano sul settore automobilistico, amplificate da tendenze protezionistiche in ascesa e dalla mancanza di un piano industriale chiaro da parte di Volkswagen, stanno alimentando tali decisioni economiche. La Porsche Holding, il maggior azionista di Volkswagen con un 31,9% del capitale e ben il 53,3% dei diritti di voto, è profondamente intrecciata con la struttura societaria di entrambe le case automobilistiche. Inoltre, detiene una partecipazione del 12,5% in Porsche, che a sua volta è sotto il controllo di Volkswagen. Questa complessa rete di partecipazioni implica che le due famiglie siano i principali beneficiari, in tempi di prosperità, dei dividendi provenienti dalle due società, ma anche le più esposte nei momenti di crisi come l’attuale.
Per quanto riguarda Volkswagen, l’impatto finanziario della svalutazione è consistente. Porsche Holding prevede una riduzione che potrebbe oscillare tra i 7 e i 20 miliardi di euro, un intervallo che evidenzia il livello di incertezza che ancora circonda il futuro della strategia aziendale di Volkswagen, impegnata in difficili negoziazioni sindacali inerenti a possibili tagli salariali e, eventualmente, alla chiusura di stabilimenti. L’esatta dimensione di questa riduzione del valore contabile verrà resa nota dopo l’uscita del bilancio 2024 di Volkswagen, quando si avranno maggiori certezze sui piani a lungo termine della casa automobilistica.
Sul fronte di Porsche, l’impatto è previsto essere più limitato, con una svalutazione delle quote azionarie stimata tra uno e due miliardi di euro, dato che il brand di lusso risente in misura minore delle attuali difficoltà del settore automobilistico. Nonostante le svalutazioni, Porsche Holding ha confermato di voler comunque distribuire un dividendo nel 2024, un segnale che ha aiutato a contenere le reazioni negative in borsa, limitando il calo delle azioni al 2,7% a Francoforte.
In sintesi, la crisi del settore automobilistico sta avendo effetti significativi anche sulle grandi famiglie azioniste, mentre si attende che le case automobilistiche chiariscano le loro strategie in risposta a un contesto economico globale sempre più complesso e sfidante.