Partiamo dal fatto che qualsiasi spesa pubblica deve essere fatta con il criterio sostenibile cioè con la miglior necessità di spesa e di risultato. La spending review doveva essere fatta lo scorso anno per gli sprechi e i tagli. Il programma Cottarelli, quello giusto per la verità delle cose, è stato messo da parte e tuttora siamo al punto di partenza e intanto i costi per qualsiasi spesa lievitano a danno del contribuente comune.
Prendiamo per esempio la spesa pubblica per la Sanità, messa in evidenza continuamente nell’occhio del ciclone, deve essere uniformata in tutto il Paese. Una siringa o qualsiasi altro bene sanitario deve costare lo stesso in tutte le Regioni d’Italia comprese quelle a Statuto Speciale che a mio avviso sono ormai anacronistiche.
Nel passato per ridurre la spesa pubblica si pensò di eliminare gli Enti inutili ma uscivano dalla porta e rientravano dalla finestra con altri nomi ma con la stessa sostanza. La spesa pubblica per avere un connotato sostenibile ed essere veramente ridotta e dare frutti deve sottostare a regole certe dettate da un’efficace volontà politica per il bene di tutto il Paese. Fondazioni, Enti, Associazioni no profit, Onlus, Cooperative e associazioni varie non devono essere solo come serbatoio di poltrone politiche ma lasciare solo e soltanto quelle che il loro apparato ha un valore indispensabile per il miglioramento sociale ed economico del Paese.
La spesa Pubblica per: varianti ai progetti o interventi fantasma su cantieri pieni di burocrazia e corruzione, aumenta sempre più e fa lievitare i costi col conseguente aumento del debito pubblico alla faccia di Pantalone. Lavori pubblici incominciati e lasciati per anni e anni incompleti solo per sporcare. di cemento, buoni terreni agricoli. Non ha nessuna utilità un fisco che spende male e il doppio di quanto incassa. Lo spred in diminuzione non riesce a compensare una diminuzione del debito pubblico ma allora tutti i sacrifici, soprattutto in questo particolare momento di crisi, che si fanno sono inutili?
Le bollette : dell’acqua, dell’elettricità, del gas, del telefono aumentano sempre più con scuse indecifrabili di tasse mascherate che servono solo ad aumentare le liquidazioni degli alti dirigenti sanguisuga del Paese.
Nel corso degli anni buona parte dei politici hanno creato delle leggi ad-persone cioè caste blindate dai diritti acquisiti: vitalizi, liquidazioni e pensioni d’oro comprendendo tutto il Parlamento e l’apparato degli alti dirigenti dell’Amministrazioni Centrali e periferiche. Oggi è di difficile disimpegno sostenibile ridimensionare i privilegi della casta che disperde risorse al Paese.
Comuni mangia-mangia che spendono cifre enormi in innumerevoli commissioni e in Munipalizzate disperdendo risorse per i servizi necessari ai cittadini.
Tutto questo e altre spese compreso una miriade di truffe perpetrate a danno del Paese non è quello di fare del catastrofismo ma è quello di tenere ben piantati i “piedi a terra” per rilevare un dato di fatto negativo nemico della vera emancipazione di un Paese. Una cosa è certa che è quella di sconfiggere quella furbizia devastante prettamente Italiana per ritornare a galla.
Eh, se fossimo capaci di imparare dagli errori del passato! Basta con sprechi e incompetenze. Uno scossone vero serve alla politica. Serve piantarla di chiacchiere e lavorà, gente!
È incredibile quante difficoltà si incontrano per avere servizi efficienti. La burocrazia e la corruzione bloccano tutto. Dobbiamo smetterla di gettare soldi in strutture che non funzionano.
Mah, alla fine chi ci rimette sempre siamo noi cittadini comuni che paghiamo le tasse e vediamo i soldi buttati via. Quando si decideranno a fare qualcosa di serio per limitare gli sprechi? Buoncazzo!