Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha bloccato per 90 giorni la spesa su gran parte dei fondi di aiuto internazionale, sorprendentemente includendo quelli destinati all’assistenza militare all’Ucraina. L’inedito provvedimento ha colto di sorpresa i funzionari del Dipartimento di Stato, coinvolgendo tutte le sedi diplomatiche e consolari nell’emissione di “ordini di sospensione” per quasi la totalità degli aiuti esteri esistenti. Secondo il documento reso noto da POLITICO, la misura è entrata in vigore immediatamente.

L’azione di Rubio sembra spingersi oltre il recente decreto del presidente Donald Trump, che aveva già previsto una sospensione temporanea di 90 giorni dei fondi per assistenza estera, affinché venisse intrapresa una revisione operata dal segretario. Il decreto presidenziale non chiariva l’impatto sui fondi già allocati o se l’assistenza all’Ucraina fosse inclusa. Secondo fonti informate sull’orientamento, la nuova direttiva ha comportato il blocco dell’erogazione di fondi destinati a programmi già approvati da parte del governo statunitense.

L’ampiezza del mandato contenuto nel nuovo ordine ha lasciato sbigottiti alcuni funzionari del Dipartimento di Stato. Tuttavia, il documento include alcune eccezioni: si prevede la continuazione del finanziamento militare estero per Egitto e Israele, così come l’assistenza alimentare d’emergenza e le spese legittime già sostenute prima dell’entrata in vigore dell’orientamento. Le decisioni, secondo quanto riportato, dovranno rispettare le condizioni previste dalle pertinenti assegnazioni.

Secondo un funzionario attuale e due ex dell’amministrazione Biden, la sospensione sembrerebbe arrestare l’assistenza a cruciali alleati degli Stati Uniti, come l’Ucraina, la Giordania e Taiwan. Inoltre, l’attuale orientamento potrebbe esporre gli Stati Uniti a rischi legali, qualora si ravvisassero violazioni contrattuali a seguito del mancato rispetto dei termini pattuiti.

Il silenzio del Dipartimento di Stato davanti alle richieste di chiarimenti non ha fatto altro che accentuare gli interrogativi e le preoccupazioni internazionali, soprattutto in merito all’Ucraina. Trump ha recentemente intensificato la sua retorica contro la Russia, minacciandola di sanzioni decise e attribuendo a Putin la responsabilità di porre fine al conflitto in Ucraina. Kiev non ha ancora reagito formalmente alla direttiva, mentre sostenitori negli Stati Uniti sperano che l’Ucraina non subisca ulteriori battute d’arresto nella sua lotta contro l’aggressione russa.

Nel frattempo, le associazioni operanti nel settore sanitario globale si dicono allarmate per le conseguenze della sospensione su programmi fondamentali, come il Piano di emergenza del presidente contro l’AIDS, che riceve un finanziamento annuo cospicuo per contrastare l’HIV, soprattutto in Africa. Rappresentanti del settore sanitario, come Asia Russell di Health GAP, hanno criticato aspramente la sospensione definendola “crudele e mortale”.

Il provvedimento ha ricevuto il consenso di numerosi dirigenti del Dipartimento di Stato, e si attende un rapporto che, entro 85 giorni, porterà alla formulazione di raccomandazioni a Trump su quali programmi di aiuto estero continuare e quali interrompere.

2 pensiero su “Aid estero: la sospensione voluta da Marco Rubio blocca i fondi per 90 giorni, preoccupazione per l’Ucraina e programmi sanitari”
  1. Che decisione assurda, bloccare gli aiuti all’Ucraina in questo momento cruciale mostra una mancanza di sensibilità verso gli alleati. Che confusione nel governo statunitense! Pure i fondi per il sostegno sanitario vengono toccati?!

    1. È comprensibile essere preoccupati per il blocco degli aiuti all’Ucraina, soprattutto in un momento così delicato. Questo tipo di decisione può sembrare insensibile, ma potrebbe esserci una strategia dietro le quinte che ancora non conosciamo. Riguardo ai fondi per il sostegno sanitario, è certamente importante monitorare come queste decisioni impattino su alleati e cittadini. Speriamo ci siano aggiornamenti che possano chiarire la situazione e rassicurare le parti coinvolte.

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