Nel cuore di Monaco di Baviera, un evento drammatico ha scosso la città quando un’automobile si è scagliata contro un gruppo di persone partecipanti a un corteo sindacale organizzato dal sindacato Ver.di, che annovera oltre due milioni di membri in tutta la Germania. L’incidente è avvenuto all’incrocio tra Dachauer e Seidlstrasse alle 10.30 del mattino, causando almeno 28 feriti, di cui due in condizioni critiche. Tra i colpiti vi sono anche bambini, uno dei quali, un bimbo di due anni, lotta tra la vita e la morte.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Bild, il veicolo coinvolto è un Mini Cooper guidato da Farhad N., un cittadino afghano di 24 anni, arrivato in Germania nel 2016 e già noto alle autorità per precedenti legati a furti e spaccio. Lo Spiegel rivela che, prima dell’attacco, l’uomo avrebbe condiviso online post di natura islamista. Attualmente, si trovava nel Paese con un permesso di tolleranza, concessione che sospende temporaneamente l’espulsione.

Le autorità locali, dal Cancelliere Olaf Scholz al Ministro dell’Interno bavarese Joachim Hermann, hanno espresso forte condanna e preoccupazione per l’accaduto. Il primo ha sottolineato la necessità di un’espulsione immediata, mentre il secondo ha confermato che l’individuo era già noto alle forze dell’ordine.

L’incidente avviene in un momento delicato per Monaco, che si prepara ad accogliere la Conferenza sulla Sicurezza e l’incontro tra il vicepresidente J.D. Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tuttavia, le autorità ritengono che non vi siano collegamenti diretti tra i due eventi.

Il presidente bavarese Markus Söder ha definito quello che sembra essere un’attentato come un campanello d’allarme per il Paese, invocando un cambiamento urgente nella politica interna. Da parte sua, il sindaco di Monaco, Dieter Reiter, ha manifestato la propria commozione e vicinanza ai feriti, sottolineando la gravità della situazione.

Il presidente del sindacato Ver.di Frank Werneke ha espresso profondo sgomento per l’accaduto, ringraziando i soccorritori per il loro immediato intervento e invitando alla calma in attesa delle indagini ufficiali. Anche altre figure politiche, come il vice-cancelliere Robert Habeck e la candidata dell’AfD Alice Weidel, hanno commentato l’episodio, quest’ultima facendo appello a una revisione della politica migratoria.

L’evento funesto ha acceso un acceso dibattito politico in vista delle imminenti elezioni anticipate in Germania, dove la sicurezza e l’immigrazione tornano ad essere temi predominanti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *