I leader politici in Germania si trovano sotto assedio a causa della mancata prevenzione dell’attacco avvenuto la scorsa settimana a un mercatino di Natale a Magdeburgo, nonostante avessero ricevuto numerosi avvertimenti sul sospettato. L’attivista, noto per le sue posizioni anti-Islam, non ha mai nascosto le sue intenzioni violente nei post pubblicati online. Le indagini sulle falle nella sicurezza rischiano di tormentare i partiti al governo in vista delle elezioni anticipate fissate per il 23 febbraio, alimentando un sentimento generale di sfiducia e insicurezza tra gli elettori, soprattutto mentre i gruppi di estrema destra cercano di sfruttare l’attacco per dipingere i leader tradizionali come incapaci di proteggere i tedeschi.
Per ristabilire la fiducia dopo l’attacco, i leader politici tedeschi hanno promesso di indagare a fondo sulle falle della sicurezza e di varare nuove leggi per rafforzare la polizia e migliorare la sicurezza. Il Ministro degli Interni tedesco, Nancy Faeser del Partito Socialdemocratico (SPD), ha dichiarato che “le autorità federali stanno esaminando ogni dettaglio”. Tuttavia, non è affatto scontato che questo rassicuri gli elettori, soprattutto mentre emergono sempre più dettagli sugli errori nella sicurezza. Stando a un rapporto dell’agenzia di stampa dpa, la Polizia Criminale Federale tedesca (BKA) era stata avvertita delle possibili intenzioni violente del sospettato già dal 2015 da autorità regionali, e le autorità saudite avevano lanciato un avvertimento alle autorità tedesche nel 2023. Le indagini erano state avviate, ma il caso era rimasto “non specifico”, secondo Holger Münch, capo del BKA.
Il profilo atipico del sospettato, un rifugiato saudita di 50 anni che si presentava come attivista per i diritti delle donne, simpatizzante dell’estrema destra del partito Alternativa per la Germania (AfD) e descritto dalle autorità tedesche come “islamofobo”, potrebbe aver portato a trascurare segnali d’allarme. L’attacco è diventato terreno fertile per speculazioni e teorie del complotto, con alcuni che mettono in dubbio i primi resoconti del governo sulle convinzioni politiche del sospettato. Elon Musk ha subito criticato le narrazioni mediatiche ufficiali, ribadendo il suo sostegno all’AfD e definendolo l’unico partito in grado di “salvare la Germania”.
Nel contesto delle tensioni pre-elettorali, il ministro dell’economia tedesco e candidato cancelliere per i Verdi, Robert Habeck, ha risposto alle dichiarazioni senza menzionare Musk direttamente, allertando sul rischio di manipolazione informatica e disinformazione. Ancora non è chiaro se l’attacco possa favorire l’AfD, che attualmente si trova al secondo posto nei sondaggi, visto che il sospettato sembrava simpatizzare con il partito. Eventi passati, come un aggressione con coltello da parte di un sospetto rifugiato islamista a Solingen, hanno già portato a un aumento nei consensi per l’AfD nei rilevamenti elettorali.
Nonostante la singolare figura del sospettato dell’attacco di Magdeburgo, l’AfD intende capitalizzare sull’incidente per reiterare la sua posizione anti-immigrazione e criticare i politici tradizionali tedeschi su questioni di sicurezza interna. La leader del partito e candidata alla cancelleria, Alice Weidel, sottolinea l’importanza di una politica migratoria restrittiva e di deportazioni coerenti, affermando che l’attacco non sarebbe stato possibile senza un’immigrazione incontrollata.